E Ceraolo adesso “apre” agli animalisti

Il sindaco: «Non si governa con le firme. Ma la Pro deve promuovere la sagra della tolleranza»

SACILE. «Porte aperte in Comune al confronto con gli animalisti”. Convergenze parallele: quelle infilate dal sindaco Roberto Ceraolo nei titoli di coda della sagra dei Osei 2013, ieri, a Sacile. Un colpo da maestro, per archiviare e “benedire” l’edizione numero 740. «La Pro Sacile – incalza il primo cittadino e dà la spinta al club arroccato su sette secoli di sagra – diventi numero uno e leader dei sostenitori della sagra della tolleranza. E dell’apertura al confronto, in autonomia».

Ceraolo rilancia il compromesso storico e fa notizia. Fra qualche giorno gli Animalisti Fvg, Lac e Lav consegneranno in Comune 3.300 firme no-sagra. «Non si governa con le firme». Lo mette in chiaro il sindaco e va oltre. «Non servirebbe, però, un tavolo per il dialogo tra sordi». La sagra 2014? «Un passo alla volta: intanto, bilancio positivo sull’edizione numero 740 – ha misurato il d-day della kermesse –. C’è stato spazio per tutti».

In circolo, la pagella della sagra dei politici. «Positiva la nuova mappa urbana ad anello per gli espositori – ha valutato Antonio Sartori di Borgoricco consigliere provinciale –. Va rivista, invece, la piazza: deve essere riempita». Il consigliere comunale Isidoro Gottardo ha postato, nei social media, l’altolà sulle “strumentalizzazioni”. Riforma della sagra o no, onorevole Gottardo? “La questione deve partire dai regolamenti europei – e rinvia l’aut aut –. Le norme comunitarie sono l’orizzonte per aprire l’analisi».

Tra le gabbie degli “osei”, ieri a Sacile, anche i grillini. Il gruppo M5S ha misurato opinioni, confronti, punti di vista, con Eleonora Frattolin che è stata eletta nel parlamentino regionale Fvg la scorsa primavera. «Sono d’accordo con gli animalisti per il rispetto dei diritti degli uccelli e perché sia rivisto l’impianto organizzativo della sagra – ha precisato Frattolin –. Però, credo nell’ascolto di tutte le parti: per riformare la Sagra dei osei serve il dialogo».

I grillini sacilesi sono pronti al confronto e alla mediazione. «La dialettica – è la filosofia di Enzo Astolfi – è l’asso nella manica della democrazia». Ma gli animalisti Lav non ci stanno. «Non siamo mai stati interpellati dalla Pro Sacile – mette in chiaro Guido Iemmi vertice Lav –. Crediamo nel dialogo, ma senza mediatori: bisogna verificarne la qualità. No ai mediatori improvvisati che si fanno belli in campagna elettorale».(c.b.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto