È cominciato il recupero della tomba di D’Aronco

Alessandro Cesare
È cominciato il recupero della tomba di Raimondo D’Aronco. La famiglia del noto architetto friulano, a cui si deve il palazzo municipale, ha dato il via a un primo intervento di manutenzione, facendo ripulire le pietre del monumento funebre, estirpando le erbacce e mettendo in sicurezza le parti pericolanti. In una seconda fase partirà la ristrutturazione vera e propria.
A dare il la all’intervento è stata l’improvvisa scomparsa di Giovanbattista D’Aronco (Titta), 81enne figlio di Girolamo, l’esecutore materiale della costruzione del municipio disegnato dallo zio Raimondo. Proprio per volontà di Giovanbattista, che sabato alle 10.30 sarà sepolto nella tomba di famiglia nel cimitero di San Vito, è stata avviata la sistemazione del manufatto, che in passato era finito più volte al centro delle cronache per il suo stato di abbandono.
In pochi giorni di lavoro, il monumento funebre ha cambiato volto, con la rimozione delle vecchie impalcature e la riscoperta delle tinte originali (rosa e grigio) delle grosse pietre utilizzate per la sua costruzione, avvenuta nel 1898. «Mio padre Giovanbattista – racconta il figlio Roberto, che insieme al fratello Francesco e alla zia Maria Amalia hanno avviato l’intervento di restauro – era una mente creativa e geniale, imprenditore a 360 gradi nei prefabbricati, nel settore delle materie plastiche e della metallurgia, grande appassionato di volo, pilota per oltre 50 anni. Riuscì anche a progettare un aeroplano da Guiness, il Syncro».
A occuparsi della sistemazione del monumento funebre è l’impresa artigiana “Lizzi Renzo & Figli” insieme al team di progettazione Alberto Vidale e Luca Paronuzzi. «Come famiglia – aggiunge Roberto D’Aronco, avvocato del foro di Udine e già presidente dell’associazione Round Table Udine 24 – ha intenzione di dare lustro alla città restituendo un monumento dal valore inestimabile, simbolo del genio friulano, espressione di uno dei massimi esponenti dello stile Liberty in Italia e nel mondo».
Le spese per la ristrutturazione, che si aggirano tra i 30 e i 50 mila euro, saranno a carico della famiglia. L’avvio dei lavori è stato accolto con soddisfazione dall’amministrazione comunale di Udine, e in modo particolare dal sindaco Pietro Fontanini e dall’assessore Fabrizio Cigolot. «Per noi la sistemazione di questo monumento funebre è molto importante – chiarisce Cigolot – in quanto oltre a rappresentare un monumento di pregevole fattura, è dedicato alla memoria di un protagonista della storia e dell’architettura cittadina. Vogliamo avere una parte attiva in questo percorso di recupero della tomba di D’Aronco, ma anche di altri illustri udinesi. In questo momento – chiude l’assessore – non è facile trovare risorse, ma crediamo che la memoria dei cittadini illustri di Udine vada preservata e non lasciata in preda al degrado. Mi auguro che i lavori possano procedere celermente».
L’idea dell’amministrazione comunale è di fare leva sulle agevolazioni dell’art bonus per attrarre i capitali necessari a ridare lustro ai monumenti funebri del cimitero di San Vito. Per quanto riguarda il recupero della tomba di D’Aronco, dopo il rito funebre di sabato, sarà avviato l’iter con la Soprintendenza per mettere a punto le modalità di intervento. La nuova immagine del manufatto ha già impreziosito l’angolo Est del cimitero.—
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