E i figli dei militari americani restano in base fino all’università

AVIANO. Dall’asilo all’ingresso all’università i figli di militari e civili statunitensi del 31º Fighter Wing dell’aeroporto Pagliano e Gori di Aviano non escono dai confini della struttura militare statunitense per le loro esigenze di istruzione. La Base, infatti, offre i tre gradi di istruzione – asilo, elementary school, middle/high school – e c’è anche la possibilità di fare studiare i figli a domicilio.
La differenza principale tra le scuole italiane e quella della Base è il calendario: i bambini americani, infatti, dalle elementari alle superiori iniziano le lezioni prima, a fine agosto, ma anche le finiscono prima, intorno alla fine di maggio. Diverso anche l’orario delle lezioni: dalle 8 alle 14.30.
Gli insegnanti sono tutti statunitensi con provenienze diverse: possono essere, infatti, docenti che hanno sempre svolto questo lavoro oppure ex militari che, dismessi i gradi, hanno deciso di dedicarsi all’istruzione. Sono numerosi, infatti, i militari che vanno in pensione attorno ai 40 anni, visti i requisiti di efficienza che vengono richiesti, e quindi, quando devono affrontare il ragionamento sul loro futuro, in alcuni casi decidono di diventare insegnanti. Una prospettiva incoraggiata dal Governo americano, tant’è che alcuni anni fa era stato lanciato un programma per la formazione di insegnanti e l’allora First Lady Laura Bush era stata a presentarlo anche ad Aviano, in occasione della tappa di una visita in Italia durante il G8 di Genova.
Il sistema e le strutture scolastiche sono tipicamente americane. L’edificio che ospita gli alunni è relativamente nuovo, realizzato con il programma di investimenti finanziato con Aviano 2000, che ha segnato lo sviluppo della Base di Aviano. E’ stato inaugurato nel 2002. Un edificio unico per tutte le scuole, con classi, palestre, laboratori e sale per incontri. Tutto realizzato secondo la logica scolastica statunitense. Per i bambini che si affacciano all’istruzione, il primo passaggio è la “kindergarten”, l’equivalente del nostro asilo. Qui i bambini seguono dei programmi che non si discostano tanto, vista l’età, da quelli frequentati dai loro coetanei italiani. Tanto spazio al gioco e molte gite con programmi pensati appositamente per i bambini e orari ampi che consentono ai genitori di poterli lasciare in asilo in mani sicure durante l’orario di lavoro.
Il primo approccio con libri e quaderni avviene alla “Elementary School” che dipende, come tutti gli istituti scolastici, dal Dipartiment della Difesa. La mascotte è l’aquila degli Stati Uniti; i colori rosso, bianco e blu; c’è anche l’inno ufficiale della scuola che viene ovviamente imparato a memoria. Qui il piano dell’ offerta formativa si chiama “Community Strategic Plan”.
Per i ragazzi è anche indicato un dress code: “Gli studenti - afferma la scuola - sono tenuti a vestirsi in modo pulito, ordinato e appropriato per l'ambiente di apprendimento al fine di non distrarre sé o altri”. Banditi per motivi di sicurezza al parco giochi infradito o flip flap, abiti senza spalline e, per questioni educative, maglie che inneggino ad alcol o droga. Vietato arrivare a scuola poco coperti e i pantaloncini devono avere una misura ragionevole. Anche la mensa è educativa con appositi programmi alimentari salutisti secondo la linea voluta dall’amministrazione Obama su sollecitazione della First lady.
Una volta superato lo scoglio della scuola elementare, i bambini arrivano alla scuola media/superiore (negli Stati Uniti non c’è la nostra suddivisione), ma difficilmente un ragazzo completa tutto il percorso formativo ad Aviano: i genitori vengono mediamente spostati ogni 4 anni in altre Basi degli Stati Uniti nel mondo dove il modello educativo però è lo stesso.
Le materie studiate non si discostano da quelle di una nostra scuola superiore: tecnica, letteratura, inglese, arte, lingue straniere, educazione fisica, matematica, scienze e studi sociali (che comprendono anche educazione civica). La scuola inoltre offre servizi di consulenza, infermerie a supporto psicologico. E’ l’università? Nessun college, per continuare gli studi è necessario tornare negli Stati Uniti.
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