E la bella animalista “conquista” Facebook FOTO

I social network pieni di commenti. «Ha fatto bene». «No, così rovina la battaglia». Federica ha 21 anni. «Ero nuda? Macché, ho solo abbassato le spalline dell’abito»

SACILE. La protesta animalista sbanca la Sagra dei osei 2013: la regina di cuori è la ragazza con il cartello. Il suo “natural look” – in foto sembra nuda ma non lo è – svetta sotto il scritta “la prigionia non vale il tuo divertimento”. L’effetto? Nobile: ha moltiplicato il passaparola no-sagra e no-gabbie.

Il giorno dopo la kermesse a Sacile e nella galassia web, è caccia aperta all’icona della sexy-animalista. Si chiama Federica, ha 21 anni, il suo nickname su Facebook e “Chantilly”. È taggata in mille profili dei social media e sdogana, in un clic, l’etica no-gabbie a livello global. Discussioni aperte e si aggiungono nuove segnalazioni online delle “barbarie” che della sagra.

La bella animalista. «E di questo “natural look” non diciamo niente?». Massimo Cadel ha aperto il dibattito su Facebook Ombretta la critica. «Mi renderò impopolare – è intervenuta su Facebook – ma questa foto, confonde il senso della manifestazione. Cinque commenti su sei, questa mattina nel vedere il Messaggero Veneto sono stati allusivi».

Cadel non molla. «La foto è involontariamente provocatoria? Bene e bis: il messaggio animalista gira e in qualche testa entrerà».

Sergio Zaia ex consigliere provinciale Pd sta al gioco e clicca: «Perfetto naturalismo». La filosofia animalista fa nuove tessere. Mortificata, la sexy naturalista ha spiegato il caso. «Avevo un vestito senza spalline per evitare i “segni” sotto il sole – è stata la spiegazione –. Non era certo mia intenzione sembrare nuda». Un sacilese la consola.

«Non se la prenda – interviene Dino –. Ogni tanto è bello scherzare: la foto è molto bella e di sicuro farà il giro del mondo». L’amica Rita raddoppia la consolazione e cita il Divin poeta. “Non ti curar di lor” – fa da spalla a Chantilly –. Il messaggio in difesa degli animali lo hanno sicuramente letto tutti. Sei mitica».

Altre denunce. «Il gufo è un animale notturno: era in gabbia sotto il sole, in via Garibaldi». Daniela Billiani ha passato al setaccio le “location” della sagra. «Gabbiette issate sui pali senza ombra nel campo sportivo di via Carducci – ha lanciato l’sos –. Non è possibile continuare con questa sagra». Altre tre segnalazioni ci sono state nel settore degli animali da cortile, nel parcheggio Tallon. Il dossier animalista con la videodocumentazione sarà sul sito web www.nosagraosei.org.

«La chiamano “festa della natura”, ma la manifestazione è dedicata alla prigionia – dicono Daniela Galeota, Guido Iemmi e Alessandro Sperotto con le bandiere Animalisti Fvg, Lav e Lac – e allo sfruttamento, alla caccia». Gli altri attivisti si sono sentiti insultati.

«Alcuni sostenitori della sagra ci hanno insultato in maniera volgare e grossolana. Un grande dolore, il giro per le bancarelle, vedendo gli animali in condizioni miserrime. Ho visto catturare per la vendita un’oca, che gridava disperata. Vogliamo che non ci sia l’edizione 741 della Sagra, che venga rinnovata in una vera festa. Senza gabbie».

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