È morto Aldo Garlatti, il re della gastronomia

Aveva 78 anni, era il titolare della “Boutique dell’alimentare”. Dopo il terremoto aveva continuato a fornire il servizio in un prefabbricato

SAN DANIELE. Alla fine degli anni ’70 lui lo aveva già capito che i centri commerciali avrebbero schiacciato le piccole botteghe di paese e aveva avuto l’intuizione di trasformare la propria attività in una “Boutique dell’alimentare”.

Proprio questo il nome che aveva dato al suo negozio di piazza Vittorio Emanuele, ma oltre che per la sua grande capacità di imprenditore, la città e i suoi clienti non potranno mai dimenticare il suo essere un galantuomo, un vero signore. A 78 anni, dopo una breve malattia, si è spento venerdì a mezzogiorno all’ospedale di San Daniele Aldo Garlatti, da sempre titolare di uno dei negozi di alimentari più eleganti e raffinati della cittadina collinare. Alla fine degli anni ’30, il papà e lo zio di Aldo, originari di Forgaria, avevano acquistato la bottega della famiglia Florida di piazza del Duomo.

Il negozio si era già fatto conoscere oltre i confini regionali: erano fornitori ufficiali di Picolit del Vaticano e di prosciutto crudo della Casa reale e dello Zar di Russia. A quei tempi, quando le banche non erano ancora diffuse, dove oggi c’è la vetrina, venivano eseguite operazioni di cambiavalute.

Negli anni ’50, il padre di Aldo e lo zio decisero di comune accordo di imboccare strade diverse: il papà di Aldo tenne la bottega della piazza e lo zio ne aprì una nuova in via Garibaldi. Sin da ragazzino Aldo era in bottega accanto ai genitori a dare una mano.

Negli anni ’70, con la scomparsa del papà, Aldo subentra e prende le redini dell’attività affiancato dalla mamma. Di lì a poco arriva il sisma del 1976 che provoca gravissimi danni anche nella cittadina collinare: il negozio è inagibile e si trasferisce nel prefabbricato di piazza IV novembre davanti alle scuole, dove rimarrà per 8 anni.

Diverse generazioni di studenti si ricordano ancora i panini con la mortadella di Aldo e il freddo patito dal negoziante in quello stabile provvisorio dove le cose d’inverno si gelavano senza essere nel surgelatore. Negli anni del prefabbricato, matura in Aldo la consapevolezza che i tempi stanno cambiando e la grande distribuzione sta soppiantando le botteghe.

Così, quando riapre il negozio della piazza non ci sono più detersivi e generi di prima necessità, ma le migliori specialità enogastronomiche friulane, dall’Italia e dall’estero. La Boutique dell’alimentare è sempre aperta, anche nei festivi, per accontentare i tanti turisti che arrivano a San Daniele per il celebre prosciutto. Dietro al bancone, con Garlatti, Stefano, da qualche anno socio dell’attività, e la signora Sonia. Aldo Garlatti amava la sua città ed era molto impegnato per la sua valorizzazione: per 20 anni era stato presidente per San Daniele dell’Ascom, associazione per il quale aveva ricoperto per due mandati anche il ruolo di presidente mandamentale.

Amava la musica: le note della musica classica risuonavano tra le mura del suo negozio: lui stesso aveva fatto parte di numerosi cori. Parenti e amici potranno dare l'ultimo saluto a Aldo lunedì , alle 15, in duomo.

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