E’ morto Giuseppe Bono, il manager che per 20 anni ha guidato Fincantieri
E’ stato anche componente del Consiglio generale di Confindustria, presidente di Confindustria Friuli Venezia Giulia e presidente di Promostudi La Spezia

E’ morto Giuseppe Bono, 78 anni, il manager che per 20 anni ha guidato Fincantieri. A darne notizia su Twitter è il ministro della Difesa, Guido Crosetto: "È mancato Giuseppe Bono, Peppino. Un amico fraterno, grande uomo, straordinario capitano d'industria. Ha dedicato tutta la sua vita a costruire ricchezza per l'Italia. Lo conobbi appena arrivato a Fincantieri, che era in grave difficoltà. Ora ha i migliori prodotti al mondo. Rip".
Nato a Pizzoni (Vibo Valentia) nel 1944, sposato con due figli, si era laureato in Economia e commercio e aveva ricevuto la laurea honoris causa in Ingegneria navale. Bono ha ricoperto ruoli di vertice in numerose aziende pubbliche. In particolare, dal 1993 al 2002 in Finmeccanica, dove è stato direttore generale e amministratore delegato, ha gestito la riorganizzazione delle aziende della difesa ex Efim.
Dal 2002 al 2022 è stato amministratore delegato di Fincantieri, numero uno della cantieristica in Europa, primo al mondo per diversificazione e innovazione con quasi 20.000 dipendenti, 20 stabilimenti in 4 continenti. Cavaliere del Lavoro e Cavaliere della Legion d’Onore francese, Bono era componente del Consiglio generale di Confindustria, presidente di Confindustria Friuli Venezia Giulia e presidente di Promostudi La Spezia.
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato ai familiari di Bono un messaggio nel quale esprime il cordoglio della Repubblica e la sua solidarietà e personale vicinanza.
«L'Italia piange la scomparsa di Giuseppe Bono, storica guida di Fincantieri e figura di riferimento dell'industria italiana. Una dolorosa perdita per tutta la nazione. Rivolgo ai suoi familiari le più sincere condoglianze da parte mia e del Governo italiano». Lo ha scritto su Twitter la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
“Con Giuseppe Bono se ne va una figura importante per la comunità nazionale e regionale che ha contributo in prima persona al nostro sviluppo industriale. Un manager in grado di creare le premesse per un futuro solido anche dopo il suo mandato”.
Sono parole del governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga alla notizia della scomparsa di colui che ha guidato per vent’anni Fincantieri. Alla famiglia di Bono Fedriga ha espresso le più sentite condoglianze a nome di tutta la comunità regionale.
“La capacità strategica di Bono – ha affermato Fedriga - unita alla dedizione alla causa del lavoro, interpretato come elemento primario per la crescita dell’azienda che per tanti anni ha guidato, lo ha sempre caratterizzato. Il Friuli Venezia Giulia esprime il suo cordoglio e la vicinanza alla famiglia".
Immenso dolore ha espresso il presidente di Confindustria Alto Adriatico, Michelangelo Agrusti, anche a nome del sistema confindustriale del Friuli Venezia Giulia: "Se n’è andato un grande uomo di impresa - ha detto - che ha portato la cantieristica italiana ai vertici mondiali, un grande italiano, un grande uomo".
«Con grande dispiacere ho appreso la notizia della morte di Giuseppe Bono. ’Maiora premunt’ mi aveva scritto appena qualche giorno fa, in un veloce scambio di messaggi»: lo afferma il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, commentando la morte dell’ex ad di Fincatieri.
«Le sue ultime parole - ha aggiunto - per quanto mi riguarda: anche in quel motto ho letto ancora una volta tutta la sua passione e amore per l’industria italiana. Una passione che ha coltivato negli anni in maniera concreta fino all’ultima lunghissima esperienza come amministratore delegato in Fincantieri. Un percorso, un modo di agire disinteressato e competente che è di esempio per tutti noi».
«Ci ha lasciato Giuseppe Bono. Quando negli anni '90 si teorizzava che le navi si dovevano andare a fare in Corea e si agiva di conseguenza, Bono scommise sul futuro della cantieristica in Italia. E vinse. Oggi Fincantieri è una delle realtà più importanti nel mondo in questo settore».
Lo scrive sui social il deputato Pd, Andrea Orlando. «Ho avuto il piacere di lavorare con lui in questi anni, in particolare per l'approvazione della legge navale che ha consentito il rinnovamento di una parte importante della flotta italiana, ne ho potuto apprezzare la determinazione, l'intelligenza e il coraggio. Credo che il Paese debba essergli grato».
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