È morto Stefano D'Orazio, batterista dei Pooh
Già malato, le sue condizioni sono peggiorate proprio in seguito al contagio da Covid

UDINE. E' morto Stefano D’Orazio, 72 anni, batterista dei Pooh. A comunicarlo venerdì 6 novembre è stato Bobo Craxi: «Stefano, amico mio. Suona anche lassù». Già malato, le sue condizioni sono peggiorate proprio in seguito al contagio da Covid-19, secondo quanto riferisce l'Ansa. Un semplice messaggio affidato ai social attraverso il proprio profilo Twitter per comunicare la scomparsa dell'artista.
Batteria, voce e flauto traverso dei Pooh dal 1971 al 2009, poi nel 2015 e 2016, in occasione della
réunion
per il cinquantennale, è stato autore di una parte dei testi delle canzoni del gruppo.
In serata anche l'ex compagno di band, Red Canzian, ha commentato commosso la scomparsa di D'Orazio, a nome di tutti i componenti del gruppo: "
Abbiamo perso un fratello, un compagno di vita, il testimone di tanti momenti importanti, ma soprattutto, tutti noi, abbiamo perso una persona per bene, onesta prima di tutto con se stessa".
D'Orazio non aveva figli e si era sposato nel 2017. Era entrato nella storica band formata da Roby Facchinetti, Dodi Battaglia, Red Canzian e Riccardo Fogli nel 1971 sostituendo Valerio Negrini.

Stefano D'Orazio alla batteria durante il concerto a villa Manin il 30 luglio 2009
A Villa Manin, il 30 luglio di undici anni fa, Stefano tenne uno degli ultimi concerti con i Pooh, prima dell'addio. A Passariano fu tutto esaurito, con 5 mila fan ad applaudire i fab-four italiani.
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