E ora Lignano punta sul turismo russo FOTO 1 - FOTO 2
LIGNANO. La città di Lignano Sabbiadoro rafforza i rapporti con la Russia. E dà il via a una serie di contatti per rendere concreta una collaborazione. Con il sostegno di tutti gli operatori economici. La prima buona occasione di presentarsi per la località potrebbe essere la partecipazione a un convegno in programma dal 27 al 29 settembre nella regione di Sochi in cui si discuterà delle olimpiadi invernali del 2014 e in cui con molta probabilità una sezione sarà riservata agli operatori della riviera friulana e della Regione.
E così, dopo la presentazione in Terrazza a mare alcune settimane fa di una brochure realizzata interamente in cirillico, ora si continua a volgere lo sguardo verso Est. Il direttore del turismo di Sochi, solo pochi giorni fa, ha presenziato a una tavola rotonda organizzata alla Ge.Tur.
Un’occasione, questa, per mettere per iscritto alcune proposte di sinergie non solo per quanto riguarda il turismo e l’accoglienza, ma anche da un punto di vista dello sport e della cultura. Bisogna dunque iniziare a lavorare da subito. Senza indugiare oltre.
«La comunione di intenti c’è - ha affermato il presidente Giancarlo Cruder - da parte di Ge.Tur e del Comune per aprirsi a questo mercato. Ora bisogna andare avanti». Del resto, in città i russi sono la quarta nazione rappresentata dai turisti. Una presenza ben lontana dal 34% degli austriaci, saldamente al primo posto, ma destinata a crescere. Ne è convinto Luigi Sutto, presidente di Lignano Holiday.
«Quello russo è un mercato in forte crescita - ha spiegato - ed è un mercato da seguire, vanno messe in piedi delle iniziative e al tempo stesso dovremmo rendere la nostra offerta più elastica puntando sui prodotti tipici, sull’enogastronomia, per rafforzare ulteriormente il rapporto Lignano-Italia».
Ma per raggiungere obiettivi concreti serve ampliare in Russia la promozione di Lignano sui giornali, sulle tv e ovviamente sul web. Ne è convinto il presidente provinciale di Federalberghi Confcommercio Bruno Della Maria.
«Diversi anni fa avevamo già avviato un percorso di questo tipo - ha sottolineato - che poi è stato abbandonato e siamo rimasti a piedi. Ora bisogna fare di più, i russi che sono venuti l’hanno fatto per conto loro. Quello che si sta facendo non è ancora sufficiente per un mercato così ampio».
Un’occasione di rilancio dopo una stagione dove ancora probabilmente si registrerà il segno negativo davanti. «Quello che si è ridotto è il budget di spesa - ha commentato -. Chi prima stava due settimane ora ne fa una, chi prima una ora tre giorni, si cerca di risparmiare in ogni modo».
Serve un cambio di passo e per questo Della Maria si appella ai turisti affinché segnalino «quei bar ma anche alberghi dove ci sono dei listini prezzi assurdi che rovinano la località. Questi furbi devono smetterla».
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