É scontro sui soldi per il Centro anziani
PORCIA. La tormentata vicenda della nuova sede per il Centro anziani è tutt’altro che risolta. Questo denuncia il presidente dell’associazione Giovanni Sanson, che rigetta l’ottimismo con cui l’amministrazione – e in particolare il vicesindaco Giuseppe Moras – spiegava solo pochi giorni fa di aver reperito i fondi per coprire i lavori di adeguamento dei locali destinati a ospitare il sodalizio, nel centro socio-assistenziale di via delle Risorgive.
«Restiamo a dir poco perplessi – commenta Sanson – di fronte al trionfalismo con cui l’esecutivo ha dichiarato alla stampa che il problema del Centro anziani è risolto, peraltro ancor prima del faccia a faccia che abbiamo avuto lo scorso giovedì».
Da un sopralluogo effettuato nel csa – racconta il presidente – è emerso che i lavori di sistemazione dei locali concessi all’associazione richiederebbero una spesa «tra i 45 e i 50 mila euro, frutto di una ripartizione degli spazi che abbiamo richiesto, motivatamente, per svolgere le nostre attività, anche organizzative». La cifra messa a bilancio per i lavori, però, è di soli 15 mila euro.
«Siamo palesemente insoddisfatti rispetto a questa elemosina – è il duro commento di Sanson –. All’incontro che abbiamo avuto la scorsa settimana, alla presenza dell’assessore Giulia Terio (con delega al Sociale, ndr), del vicesindaco e di un tecnico ci sono state presentate tre soluzioni per l’adeguamento, una peggiore dell’altra».
La proposta del Comune, spiega il presidente del Centro Anziani, consiste nella costruzione di alcune “celle” in cartongesso, che richiederebbero peraltro l’illuminazione artificiale.
«La nostra idea, invece, era di realizzare pareti con delle vetrate che avrebbero permesso di sfruttare la luce naturale. Oltretutto, la partizione proposta dall'amministrazione prevede la creazione di un terzo degli spazi da noi richiesti».
«Il vicesindaco – rincara la dose Sanson – ha esordito all'incontro comunicandoci che, per realizzare l'intervento “di minima” pensato dal Comune, sul quale il Centro anziani non concorda, occorrono 25 mila euro. A bilancio, però, ce ne sono 15 mila, e neppure con l’assestamento di settembre, ci è stato detto, potranno essere sbloccate ulteriori risorse. Con il risultato che, trascorsi oltre tre anni, non sappiamo ancora quando potremo lasciare l'indecorosa sede (nelle ex scuole elementari di Pieve) che oggi occupiamo».
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