Ecco frigo e lavatrice intelligenti

Electrolux presenta a Berlino il sistema di lavaggio che si comanda con una App, prodotto a Porcia

PORDENONE. Electrolux presenta all’Ifa di Berlino gli elettrodomestici al top di gamma, per lo più prodotti negli stabilimenti italiani. Dal successo, non solo di pubblico ma anche di vendite, dei nuovi modelli, dipendono i risultati del piano industriale della multinazionale svedese per i siti di Porcia, Solaro, Susegana e Forlì, per l’appunto “vocati” all’alto di gamma dopo la ristrutturazione annunciata due anni fa e da sottoporre a verifica entro la primavera 2017.

Ieri a Berlino Dan Arler, a capo di Electrolux Major Appliances Emea (ovvero Europa, Medio Oriente e Africa) ha presentato all’Ifa, la fiere dell’elettronica europea, nel corso dell’anteprima riservata alla stampa (la manifestazione apre ufficialmente oggi), il nuovo marchio Aeg, utilizzato dal gruppo proprio per caratterizzare le apparecchiature alto di gamma e le due nuove linee di prodotto: Mastery Range, che comprende l’area cucina con forni, piani cottura e lavastoviglie, e la New Laundry Range, per il segmento lavaggio con lavatrici e asciugabiancheria.

La lecita domanda potrebbe essere: ma che ci fanno gli elettrodomestici in una fiera dell’elettronica? Il filo conduttore si chiama “connettività”, ovvero la capacità dell’utente di interagire con l’elettrodomestico anche da remoto, ad esempio attraverso una App. Del resto è proprio l’elettronica e questa capacità di interazione, a determinare il posizionamento dei nuovi prodotti.

Il top di gamma Electrolux continua a produrlo soprattutto in Italia dove è presente con 4 stabilimenti per l’elettrodomestico e uno per il settore professionale, con oltre 5 mila addetti, due sedi di gruppo, quattro centri di ricerca. E su parte dei quali, a partire da Porcia, pende ancora la spada di Damocle dei circa 500 esuberi individuati dal piano di ristrutturazione del 2014, successivamente oggetto di accordo siglato dal premier Matteo Renzi con l’allora ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi e i presidenti delle Regioni Veneto (Zaia), Friuli Venezia Giulia (Serracchiani), Lombardia (Maroni) ed Emilia Romagna (Errani).

L’accordo ha permesso di congelare gli esuberi grazie ai contratti di solidarietà, alla loro detassazione e all’impegno delle Regioni a sostenere gli investimenti della multinazionale finalizzati, per l’appunto, a spostare le produzioni sull’alto di gamma.

Gli obiettivi che Electrolux si era posta per mantenere le fabbriche in Italia sono stati raggiunti? La risposta arriverà nei prossimi mesi dalla verifica sui recuperi di produttività e redditività che erano stati fissati, che dovranno essere tali da mantenere non solo in equilibrio ma portare ad un saldo positivo, i conti del Gruppo in Italia.

Ad incidere ci sono evidentemente anche le vendite. Da Porcia esce un sistema di lavaggio e asciugatura composto da due apparecchi in grado di funzionare perfettamente in tandem e promettendo di mantenere i colori e proteggere i tessuti.

L’innovazione che dovrebbe fare la differenza nel convincere i consumatori, di cui Electrolux oggi è l’unica al mondo a proporre, è la tecnologia softwater che consente di pulire e addolcire l’acqua per rendere il lavaggio più efficace a 30 gradi.

Gli elettrodomestici sono già pronti per la App MyAeg che, oltre a fornire consigli sulla base delle caratteristiche dei tessuti, sarà anche in grado di inviare il programma giusto alla lavatrice collegata. Prodotta a Solaro la nuova lavastoviglie, anche questa la prima al mondo, con il cestello inferiore che si solleva; a Forlì i forni “parlanti” e a Susegana i frigoriferi “personalizzabili”.

Argomenti:electrolux

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto