Ecco il nuovo Pordenone: sarà una società “aperta”, intese con l’Udinese e altri club
Aula consiliare affollata alla presentazione. Tra gli obiettivi creare un centro medico-sportivo per tutti

Il nuovo Pordenone 2024 fc è realtà. Con tanto di benedizione dell’amministrazione comunale getto, e con tanti volti noti tra i protagonisti, oltre che tra i tifosi.
Aula consiliare strapiena, ieri mattina, per il battesimo ufficiale della società, banchi affollati di curiosi, vecchi sostenitori con tanto di maglia neroverde e anche qualche ultrà che non vede l’ora di poter tornare al Bottecchia a cantare per la sua squadra.
L’idea e il gruppo
«Un nuovo progetto sportivo che vuole essere sociale ed educativo. Per un calcio che unisca, diverta e ri-alimenti la passione della città e del territorio, crescendo un passo alla volta»: questo l’intento del club, riassunto in una delle slide proiettate da un emozionato Marco Michelin, storico social-media manager richiamato a collaborare con la sua esperienza.
A capo del progetto il broker assicurativo Gian Paolo Zanotel, che sarà presidente, e altri sei imprenditori, tutti del territorio: il commerciante Andrea Dal Mas, il titolare di Videoline Edmondo Pasquetti, Nevio Pavan operante ne settore energetico, il commercialista Giuseppe Polazzo, il fondatore di Midj Paolo Vernier e il titolare di Sincromia Franco Zanetti. Cui hanno assicurato il sostegno i fratelli Carlot di Alea, Ezio Maccan e la famiglia Sina.
Una società aperta
«Abbiamo capito che in città c’era voglia di sport e questo ci ha fatto superare lo scetticismo iniziale. Così ci siamo messi in moto cercando di ripartire da quanto di buono aveva fatto la gestione precedente con Mauro Lovisa».
Ma le novità sono molte ed evidenti. Innanzitutto il concetto di “società aperta”: «Chiunque voglia unirsi a noi è il benvenuto, abbiamo creato questo club con l’idea di collaborare con tutte le altre società – ha rimarcato Zanotel – e in questo senso l’approccio forse è un po’ diverso rispetto al passato. Vogliamo rapporti basati su alleanza e chiarezza, per il bene dello sport e del territorio».
Alle sue parole si sono unite quelle del “collega” Zanetti: «Abbiamo bisogno di sostegno anche umano, di volontari che vogliano mettersi in gioco con noi».
Novità, sinergie e un centro medico
Nell’annunciare il nome dell’allenatore, Fabio Campaner, capitano di mille battaglie in neroverde, Zanotel a proposito di collaborazione con altri club ha ringraziato il Fontanafredda, per avere capito e accettato l’addio del tecnico con cui da poco ha vinto il campionato di Promozione, lo stesso che disputerà il nuovo Pordenone.
E poi ha annunciato anche il nome del responsabile del settore giovanile: sarà Mirko Stefani, altro ex capitano, che per dire “sì” alla chiamata dei ramarri ha lasciato la guida dell’Udinese under 17. «Proprio con l’Udinese – ha detto ancora il presidente – vogliamo instaurare quella collaborazione che in passato non c’è stata».
E poi un altro concetto importante: «Al De Marchi puntiamo a creare una struttura medico-sanitaria di prim’ordine, da mettere a disposizione di tutte le altre associazioni che frequenteranno il centro di via Villanova, un punto di riferimento anche per i genitori degli atleti. Per noi questo è fare sistema. Altrimenti il progetto nasce già morto».
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