Ecco il Resort per salute e benessere
FAGAGNA. Uno scavo immenso che ha costretto la Provincia a deviare il traffico della strada collinare Fagagna-San Daniele per tutto il periodo in cui i camion usciranno dal cantiere “gonfi” di terra per portarla nel campo di golf. Uno scavo immenso dal quale emergerà uno tra i Resort più importanti del Nord Italia con tutti i crismi per un cinque stelle. Una scommessa voluta da Gabriele Lualdi che ha deciso, in controtendenza, di investire qui in Friuli, sfidando crisi e pessimismo. Una scommessa che guarda al mercato turistico del Nord e che non pensa soltanto agli amanti del golf.
La struttura, assolutamente avveniristica e che punta al massimo rispetto ambientale, comprenderà 8 mila metri quadrati, compresi i parcheggi sviluppati su due piani sotterranei di cui uno coperto da una tensostruttura fotovoltaica. Del resto, l’intero edificio sarà energeticamente classificato in classe A, tanto che sono previsti gli impianti di geotermia. La parte più moderna è quella relativa all’impiantistica. Il tetto è una struttura che sale e che sarà coperta da un manto erboso. Sono previsti tre piani “in luce” dove, oltre alla hall, troveranno spazio anche le 34 camere (68 posti letto) con vista verso il golf e la corona montuosa.
«Ma al di là del contenitore, difficilmente riassumibile nei dettagli in poche righe – spiega il project manager, Uberto Fortuna Drossi –, quello su cui l’idea è nata è il contenuto, vale a dire una sorta di centro per la cura della salute. Non un centro ospedaliero, ma un punto che pone tutte le attenzioni possibili e che offrirà tutti i servizi per il buon mantenimento dello stato psico-fisico. Sono infatti previste attività di controllo sportivo, di fisioterapia, di check-up e tutta una serie di offerte estremamente innovative per la salute».
Il Resort si sviluppa anche in profondità con un piano medico-poliambulatoriale di circa 1.500 metri quadrati, che sarà collocato sotto la camere dell’albergo. Scendendo ancora si arriverà al piano wellness, dotato di salette per i massaggi, di saune di dimensioni contenute per favorire sia l’intimità sia le caratteristiche dell’utilizzatore. Ma tra i progetti c’è anche l’utilizzo della terapia del freddo. Il Resort prevede anche una piscina idro-terapeutica con un paio di corsie di 25 metri di lunghezza per favorire nuotate vere. «Stiamo valutando – insiste Fortuna Drossi – se aumentare il numero delle corsie, ma il problema non è di poco conto perché è questione di miscelare le varie temperature dell’acqua». La piscina andrà verso l’esterno per terminare in una sorta di spiaggia. Ci sarà anche una sala riunioni che potrà ospitare circa 90 persone.
È prevista anche la realizzazione di un ponte che collegherà il Resort con il campo di golf dove, tra i tanti progetti di ristrutturazione e potenziamento, c’è anche quello della creazione di un percorso vita dotato di soste ginniche. Per l’utenza, come accennato, Villaverde punta al mercato del Nord Europa. «Per questo – aggiunge il project manager – sarebbe opportuna la creazione di una rete turistica del Fvg per offrire un pacchetto ricco di offerte in cui questo Resort potrebbe diventare uno dei campi base e non soltanto per i golfisti».
Il Resort (progettista l’architetto Alessio Princig affiancato da Coprogetti che si occuperà della direzione lavori e dell’impiantisitica, mentre la parte strutturale sarà seguita da Filippo e Giacomo Burelli) dovrebbe essere realizzato entro la metà del 2015. Nei prossimi sei mesi saranno definiti e resi pubblici altri interessanti particolari sull’offerta. Tutta l’operazione, compresa la “rivisitazione” del campo di golf, varrà oltre 20 milioni di euro interamente a carico del privato. «E al giorno d’oggi – chiosa Fortuna Drossi – un investimento di questa portata in Italia significa trasmettere una grande iniezione di fiducia».
Soddisfazione viene espressa dal sindaco di Fagagna, Aldo Burelli: «È un’opera importante che farà bene a tutto il Comune e che s’incastra a nord di Fagagna dove ruota tutto quanto abbiamo realizzato per l’ambiente. Senza contare che ci sarà una boccata di ossigeno per l’occupazione».
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