Ecco la cittadella con due palazzoni per viale Ungheria
UDINE. Bando europeo da 38 milioni di euro per la cittadella della Provincia nell’ex caserma Duodo, in viale Ungheria. L’operazione messa a punto da palazzo Belgrado, e presentata ieri mattina nel salone del Quaglio, segna la nascita del secondo polo istituzionale della città dopo l’approdo della Regione in via Sabbadini.
Taglio del nastro previsto nel 2016 e dismissioni di beni immobili per un valore complessivo di 13,3 milioni di euro già dal prossimo anno, con un risparmio immediato in utenze e mancate ristrutturazioni di 8 milioni. Il progetto preliminare firmato dalla Ciani engineering e dallo Studio Valle di Udine, con la consulenza della fiorentina Aurora costruzioni generali, punta al restauro del convento settecentesco che si affaccia su via dei Cappuccini, un bene tutelato dalla Soprintendenza.
Tutti gli altri edifici (si tratta di magazzini costruiti negli anni Trenta) saranno abbattuti per fare spazio alle nuove ali: due palazzoni di quattro piani in cui troveranno spazio uffici, asilo, mensa e all’occorrenza appartamenti. Ma non è tutto. Perché nel progetto è inserito pure un parcheggio interrato da 240 posti distribuiti su tre piani.
Tempi stretti per il cronoprogramma. Il motivo è presto detto: il project financing che è alla base dell’accordo fra l’ente pubblico e il privato prevede una gestione di 30 anni affidata al proponente. È chiaro che in quel periodo rientra anche il cantiere. Ecco perché, se sarà sforata la scadenza dei tre anni di tempo ipotizzata per la realizzazione delle opere, il primo a farne le spese in termini di mancati guadagni sarà l’imprenditore.
Ora la palla passa agli uffici della Provincia. E più precisamente a una commissione tecnica chiamata a valutare il progetto dal punto di vista tecnico-economico e a esprimersi sulla dichiarazione di pubblica utilità. C’è tempo fino al 19 marzo. Da quell’ok dipende la pubblicazione del bando di gara che potrebbe arrivare già a luglio o al più tardi dopo l’estate.
Primo risultato dell’aggiudicazione è una serie di dismissioni eccellenti: palazzo ex Snaidero, ora sede di rappresentanza della Prefettura, il palazzo del governo di via Piave, gli ex uffici della Questura in via della Prefettura e gli uffici della viabilità in via Liruti. Poi toccherà al cantiere: a segnare il via ai lavori sarà la bonifica bellica e ambientale, quindi si passerà alla demolizione, agli scavi per il parcheggio e alla costruzione delle ali est (di proprietà della Provincia) e sud (privata), in concomitanza con l’adeguamento dell’ex caserma.
«In un momento in cui l’edilizia è in crisi e la pubblica amministrazione ha risorse molto limitate, la collaborazione fra pubblico e privato è l’appiglio per uscire dall’immobilismo – ha detto ieri mattina l’assessore al Patrimonio, Stefano Teghil –. Quest’opera è attenta alle esigenze dei cittadini, dei dipendenti della Provincia e consentirà un risparmio prolungato negli anni perché tutti i lavori saranno certificati con la classe energetica A».
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