Ecco la mappa dei supermercati aperti

UDINE. Sedici Despar (Aspiag Service) di altrettanti comuni fra cui Udine, Pordenone e Gorizia; due Billa; tre profumerie del gruppo Limoni La Gardenia e due Pam. Ma per il principio della libera concorrenza, fra le righe delle sospensive alle chiusure concesse ieri, c’è l’ok a tutti i negozianti dei comuni chiamati in causa.
Si verranno così a creare situazioni limite in cui a distanza di pochi metri ci sarà chi può aprire a Ognissanti, forte di un decreto di sospensiva del Tar, e chi no.
Caso emblematico è la strada che da Udine porta a Tricesimo (viale Tricesimo, appunto, che in Comune di Tavagnacco diventa la Tresemane): in comune di Udine il Carrefour è legittimato a restare aperto, in comune di Tavagnacco no. Così accade per il Despar.
La catena Aspiag Service è quella che si è data più da fare in questo braccio di ferro fra Grande distribuzione organizzata e Regione.
Sedici i Comuni in cui i supermercati resteranno aperti: Amaro, Carlino, Codroipo, Cordenons, Gorizia, Manzano, Martignacco, Monfalcone, Muggia, Pordenone, Povoletto, Pradamano, Ronchi dei Legionari, San Giovanni al Natisone, San Vito al Tagliamento e Udine.
Accolte anche le richieste di sospensiva del Billa relative ai comuni di Fiume Veneto e Cordenons. Le profumerie Limoni di Martignacco e Ronchi dei Legionari lavoreranno regolarmente, così i supermercati Pam Panorama di Udine e Pordenone. Almeno così consentirebbe la legge.
Resta da capire se in così poco tempo le aziende sono state in grado di riorganizzare i turni di lavoro avvertendo i dipendenti. Anche se non dovessero aprire, però, si sarà creato un precedente importante in vista delle prossime giornate di chiusura festiva.
Appena un paio di giorni fa il presidente di Federdistribuzione, Giovanni Cobolli Gigli, ricordava l’importanza di queste aperture: «La verità è che i giorni festivi sono i più importanti per fatturato».
In mezzo a una selva di aperture che comprende anche i centri Città Fiera e Tiare, Coop Alleanza 3.0, in tutti i suoi punti vendita, ed Emisfero di Pordenone confermano la chiusura.
Si tratta di una politica aziendale che ha trovato spazio anche nei confronti dei singoli dipendenti: «Le feste si rispettano». (m.z.)
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