Ecco la mappa del contagio del virus in Friuli: colpiti 127 operatori sanitari, si salva parte della montagna

È stata elaborata dall’Iss. Le persone positive hanno in media 59 anni Il numero dei medici, infermieri e Oss è più alto di quello del vicino Veneto

Nota metodologica per i lettori. Come si legge nel bollettino pubblicato dall'Istituto superiore della sanità, "I dati raccolti sono in continua fase di consolidamento e, come prevedibile in una situazione emergenziale, alcune informazioni sono incomplete. In particolare, si segnala, soprattutto nelle Regioni in cui si sta verificando una trasmissione locale sostenuta del virus, la possibilità di un ritardo di alcuni giorni tra il momento della esecuzione del tampone per la diagnosi e la segnalazione sulla piattaforma dedicata. I grafici, le tabelle e le mappe sono generate automaticamente e potrebbero essere soggette a piccolo difetti grafici che non impattano sulla precisione del dato presentato”. In alcuni casi, la rappresentazione grafica rappresenta una fascia numerica (da 1 a 10, da 50 a 100, più di 100, più di 150). Ad esempio: ad Arta Terme sono noti 4 casi, nella tabella qui sotto riportata si parla di 5. O a Tolmezzo, dove è noto un solo caso, viene rappresentato graficamente come se ne avesse da 1 a 10.

UDINE. In Friuli Venezia Giulia il contagio da coronavirus si espande nell’intera regione risparmiando buona parte della montagna pordenonese. La mappa aggiornata all’altro giorno (giovedì 26 marzo) dall’Istituto superiore della sanità mostra come si è esteso il contagio anche se analizza la distribuzione di 744 casi, ovvero circa il 60 per cento degli infettati registrati finora. L’età media degli ammalati di Covid-19 è di 59 anni. Tra questi ci sono 127 operatori sanitari tra medici, infermieri e Oss, il numero riscontrato in Friuli Venezia Giulia è più alto di quello registrato nel vicino Veneto dove i camici bianchi contagiati sono 113.



Nelle ultime ore l’attenzione è rivolta agli operatori sanitari anche perché, soprattutto quelli che operano sul territorio, in molti casi sono sprovvisti di dispositivi di protezione individuale. Non a caso gli Ordini dei medici continuano a chiedere alla Regione di poter analizzare i dati e i sindaci sollecitano la distribuzione di guanti, camici e mascherine ai medici di base e a tutti colorano che lavorano nelle case di riposo. Le strutture per anziani, infatti, si stanno trasformando in luoghi a rischio: solo a Mortegliano sono deceduti 14 ospiti. In queste ore sono in molti a chiedere di sottoporre al tampone tutti i lavoratori delle case di riposo e delle strutture sanitarie. Nei reparti di Medicina dell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine, lo screening si è già concluso.



Ma torniamo alla mappa del contagio. Osservando la distribuzione della casistica analizzata, appare evidente che i territori attorno alle città, a iniziare da Udine e Trieste, sono i più colpiti dal coronavirus, mentre una vasta zona della Destra Tagliamento appare ancora priva di contagi. Meno evidente, ma sempre presente l’assenza di casi in diversi comuni della Carnia e del Canal del Ferro, dove il coronavirus è arrivato a Tarvisio e Malborghetto lasciando fuori Pontebba, Dogna, Chiusaforte e Resia. Lo stesso si rileva tra Ovaro, Comeglians, Ravascletto, Cercivento Prato Carnico e Forni Avoltri. Diversa la situazione a Socchieve che si ritrova con una decina di casi. Il coronavirus, invece, è ben presente in buona parte della zona collinare con al centro Udine e i comuni vicini nonostante non manchi qualche eccezione nel distretto della sedia.

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La maggior incidenza di casi, pari al 19,1 per cento, si registra nella fascia d’età tra 50 e 59 anni, seguita dal 14,7 per cento emerso tra coloro che hanno un’età che va dai 60 ai 69 anni. Subito dopo si colloca la fascia tra 40 e 49 anni. In quest’ultimo gruppo l’incidenza è del 14,5 per cento, a conferma che la Covid-19 non colpisce solo gli anziani che, in percentuale, tra gli 80 e gli 89 anni, risulta contagiato il 14,2 per cento. Negli ultra novantenni la percentuale si attesta al 6,9 per cento.

Sul fronte dei decessi la provincia più colpita è Trieste, mentre Gorizia risulta essere l’area meno contaminata. Ovviamente si tratta di una distribuzione indicativa perché, come detto, sono stati presi in esame poco più della metà dei casi. Questo fatto ci fa dire che qualche comune che nella mappa si presenta ancora bianco potrebbe non essere più così.

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