Ecco la mappa delle “zone 30”, la Regione stanzia i soldi

Le giunte Honsell e Serracchiani investono 400 mila euro nella sicurezza delle strade. Dossi, attraversamenti pedonali rialzati e ciclabili a San Domenico, Peep, stazione e centro
Udine 12 Gennaio 2016. Traffico e code per potature alberi in Viale Palmanova. © Petrussi Foto Press
Udine 12 Gennaio 2016. Traffico e code per potature alberi in Viale Palmanova. © Petrussi Foto Press

UDINE. In auto a 30 all’ora. Dal centro le zone 30 si estendono nei quartieri. La Regione ha finanziato con 200 mila euro il progetto presentato dal Comune di Udine che prevede la circolazione quasi a passo d’uomo nelle zone del Peep ovest ed est, in borgo stazione e in centro storico. L’investimento complessivo ammonta a 400 mila euro e nella classifica stilata dalla Regione, Udine occupa il primo posto.

Va subito detto, però, che i lavori per l’installazione dei dossi dissuasori di velocità, la realizzazione degli attraversamenti pedonali rialzati e i nuovi percorsi ciclopedonali, prenderanno il via tra circa un anno. Avendo a disposizione tutti i fondi, i tecnici di palazzo D’Aronco ora possono trasformare il piano di fattibilità in progetto esecutivo.

Quattro le zone interessate: la prima, quella di Udine ovest, interessa l’area interna al perimetro costituito da via Martignacco, viale dello Sport, vie Latina e della Faula; la seconda, nel Peep est, interessa via Salvo D’Acquisto, i viali Forze Armate, Mirko e Dino Basaldella e via Zilli; la terza, quella più vicina alla stazione, chiama in causa via del Vascello, viale Palmanova, via Marsala, via Melegnano e via della Madonnetta; ultima ma non per importanza l’area centrale tra piazzale Diacono, le vie Micesio, Marco Volpe, Marangoni, viale Tullio, piazzale Cadorna, piazza Garibaldi, e le vie del Gelso, Zanon, Mazzini, Gemona e di Toppo.

Detto che le zone 30 per garantire la sicurezza e l’incolumità dei pedoni e dei ciclisti prevedono l’imposizione del limite massimo di velocità di 30 chilometri all’ora riducendo così il limite di 50 imposto dal Codice della strada, l’assessore regionale alla Pianificazione urbana, Mariagrazia Santoro, ricorda che «per invogliare i cittadini a spostarsi a piedi e in bicicletta bisogna metterli nelle condizioni di muoversi senza rischiare la vita».

Le zone 30, infatti, saranno realizzate per rendere più sicure le strade. «Può sembrare che 30 all’ora sia una velocità non compatibile con l’auto, ma un impatto tra un pedone o un ciclista a 50 all’ora nella maggioranza dei casi è mortale» continua Santoro nel ribadire che tutt’altra conseguenza ha un impatto a 30 all’ora.

Soddisfatto l’assessore alla Mobilità, Enrico Pizza, il componente della giunta Honsell che ha sempre creduto in una città più sicura e che ha sempre lavorato per raggiungere questo obiettivo.

«Un lavoro che ci è stato riconosciuto dalla Regione» aggiunge l’assessore nel precisare che si tratta «di piccoli interventi di riqualificazione che, però, mettono in moto l’economia». Pizza riconosce all’assessore regionale, entrambi sono del Pd, di «aver visto giusto tant’è che la nostra Regione è stata presa a esempio dagli Stati generali della mobilità nuova organizzati a Bologna».

Le zone 30 rientrano nella filosofia della Udine slow town prevista dal Piano del traffico «che in centro - fa notare Pizza - punta sulla circolazione a 30 all’ora nelle strade all’interno del ring». I 200 mila euro stanziati dalla Regione che andranno ad aggiungersi ad altrettanti messi a disposizione dal Comune, «ci permettono di portare le zone 30 nelle periferie dove i cittadini le chiedono.

L’obiettivo è ridurre gli incidenti». Tutto questo mentre i tecnici proseguono con la progettazione delle zone 30 anche ai Rizzi, Paparotti e vicino all’ospedale.

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