“Ecomostro” addio: nuovo condominio con sei appartamenti
POLCENIGO. «Nel cantiere abbandonato di Mezzomonte sorgerà un edificio con sei appartamenti». Fine annunciata dell’“ecomostro”: il sindaco Mario Della Toffola rilancia il futuro sostenibile e riaccende il feeling con 27 residenti e centinaia di emigranti che si erano indignati per l’edificio mai finito di Polcenigo. All’incontro con l’amministrazione, i cittadini hanno sollevato anche altri problemi: il degrado del cimitero e la viabilità.
«Gli eredi francesi del costruttore Mezzarobba hanno promesso di intervenire, per risolvere lo scempio urbanistico del cantiere abbandonato: presenteranno il nuovo progetto in settembre – ha spiegato il primo cittadino –. Un appartamento sarà del Comune, come da accordi presi alla vendita della scuola che sorgeva dove c’è il cantiere».
Abbandonato da dodici anni: lo spettacolo sotto il campanile è quello di una trentina di pilastri di cemento armato, con i ferri che reggono un filo del telefono volante. Una ventina di torri mozze laddove una volta c’era la scuola.
«Da 12 anni conviviamo con l’ecomostro e non ne possiamo più – sostiene Giacomo Mezzarobba, che lo chiama la vergogna del paese –. Il cantiere-rudere è uno sfregio ambientale. Dicono che il nostro territorio è un’isola felice? E’ una presa in giro, perché ci sentiamo abbandonati come il cantiere-mostro». La soluzione si spalma su 24 mesi, per trasformare l’ecomostro in un condominio. «Non sapevamo dell’accordo siglato dall’ex sindaco con il vecchio imprenditore – hanno sostenuto i residenti -. Ci sentiamo presi in giro da anni».
La volontà dell’amministrazione Della Toffola va al concreto: «Affronteremo i problemi del cimitero e degli edifici pericolanti, faremo sopralluoghi tecnici nei vicoli che presentano disagi e rischi. Per fare ciò chiederemo contributi a Provincia, Regione e Comunità montana».
Ma i problemi, per i residenti, sono molti: «Vicolo Forada diventa un torrente con sassi quando piove e c’è una casa pericolante, in vicolo Costata non c’è luce né acqua, in vicolo Alfier ci sentiamo dimenticati dal mondo. Però, paghiamo le tasse».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto