Economia, la trimestrale Fvg: segnali di inversione della crisi

Confindustria, dato congiunturale positivo, tendenziale negativo. L’occupazione non presenta variazioni sensibili: evento da considerare positivamente, dopo che da un anno ha sempre presentato andamenti negativi.
Un ragazzo davanti a una agenzia interinale, in una foto d'archivio.. ANSA/ FRANCO SILVI
Un ragazzo davanti a una agenzia interinale, in una foto d'archivio.. ANSA/ FRANCO SILVI

TRIESTE. Anche nel secondo trimestre 2013 non appare superata, anche se alcuni segnali meritano una analisi più approfondita, la lunga fase critica che investe l'economia anche in Fvg.

Emerge dall'indagine congiunturale sull'andamento dell'economia nel secondo trimestre 2013 realizzata da Confindustria Fvg con il sostegno della Cassa di Risparmio del Fvg e del Consorzio di formazione del sistema confederale Formindustria che evidenzia un quadro congiunturale positivo e uno tendenziale negativo, ma migliorato sensibilmente rispetto a tre mesi fa.

Nel secondo trimestre l'industria regionale ha dato segni, ancora deboli, di una possibile inversione di tendenza verso tempi migliori con un chiaro recupero rispetto all'inizio dell'anno, insufficiente, però, a far sì che migliorino i risultati anche rispetto ai dati del secondo trimestre 2012.

Il valore della produzione cresce sensibilmente portandosi dai precedenti valori leggermente negativi a +8,7%. Anche le vendite presentano analoghi recuperi, attorno o superiori ai 10 punti percentuali, sul mercato interno e nelle esportazioni.

Nel dettaglio, le vendite totali ritornano ampiamente positive salendo dal precedente -4,7% a +7,0%, grazie alle buone performance in Italia (da -5,8% a +7,1%) e all'estero (da -3,9% a +6,6%).

L'occupazione non presenta variazioni sensibili, evento da considerare positivamente, dopo che da un anno ha sempre presentato andamenti negativi.

Il dettaglio dei principali indicatori tendenziali (confronto tra risultati del trimestre in esame e quelli dello stesso periodo del 2012) evidenzia che la produzione, pur migliorando di 5 punti percentuali rispetto agli esiti della precedente indagine, rimane su valori negativi; sale da -7,8% a -2,5%. Simile andamento presentano le vendite, che salgono da -8,3% a -3,7% (in Italia passano da -9,0% a -7,3%; all'estero da -8,0% a -0,8%).

I nuovi ordini subiscono un forte calo, da +7,6% a -3,8% scontando, forse, un fisiologico rallentamento dopo i molto buoni ordinativi incassati nel trimestre precedente.

Nel confronto tendenziale, invece, essi sono in linea con gli altri indicatori: migliorano ma restano negativi (da -3,9% a -1,6%). Previsioni: aspettativa di sostanziale stabilità.

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