Edilcoop, chiesta la Cig per tutti i dipendenti

Gemona, incontro fra commissario liquidatore e sindacati. Ancora cautela sull’eventuale cessione di rami dell’azienda

GEMONA. Avviata la richiesta di cassa integrazione straordinaria per i dipendenti dell'Edilcoop, che garantirebbe la copertura dell'ammortizzatore sociale a tutti i dipendenti che non saranno reimpiegati. Mantenuto un solo cantiere in esercizio provvisorio, a Vicenza, dove sei operai edili potranno continuare a lavorare fino al 15 settembre 2013.

A riferire le notizie, Valentino Bertossi della Filca-Cisl, Mauro Rainis della Feneal-Uil e Francesco Gerin della Fillea-Cgil. Quest'ultimo però, dissociandosi dai colleghi, evidenzia che la questione dei pagamenti di maggio e metà giugno è rimasta irrisolta. I sindacalisti si sono incontrati con il commissario liquidatore Renato Cinelli, la Lega delle Cooperative, l'Associazione piccole industrie e una delegazione dei dipendenti Edilcoop.

Presenti anche i responsabili della Celsa, impresa che aveva già inoltrato la propria manifestazione di interesse per l'acquisizione di alcuni rami d'azienda di Edilcoop. «È stato un incontro positivo - affermano i sindacalisti -: la prossima settimana terremo in azienda a Gemona un'assemblea con tutti i lavoratori per illustrare gli ultimi sviluppi; presenteremo un pre-accordo cigs, che dovrà poi essere approvato a Trieste in esame congiunto. La cassa integrazione dovrà essere poi approvata dal Ministero, ma finora non è mai stata rifiutata».

Certo, continuano i rappresentanti, si auspica che la maggior parte dei lavoratori venga riassorbita, ma nel caso non lo fosse, potrà contare con altissima probabilità sull'ammortizzatore sociale. Sul versante dell'eventuale acquisizione di rami d'azienda da parte di altre imprese, c'è ancora cautela, dal momento che il commissario liquidatore sta lavorando per ottenere dagli enti appaltanti le autorizzazioni per procedere in base alla manifestazione di interesse.

Per quanto riguarda gli stipendi non pagati di maggio e metà giugno, interviene solo Francesco Gerin della Fillea-Cgil: «Questa problematica, che a parere della Cgil dovrebbe competere al commissario, visto che si sostituisce alla dirigenza dell'impresa, oggi non ha trovato soluzione. Coloro che già si trovavano in Cigs sono stati pagati, mentre coloro che hanno effettivamente lavorato, no. Valuteremo con i nostri legali eventuali soluzioni percorribili in questo caso».

Dal canto suo, Cinelli specifica: «Questi pagamenti saranno effettuati con i riparti previsti dalla legge stessa, dopo che si è definito lo stato passivo e qualora ci fossero degli attivi sufficienti disponibili. Per favorire i dipendenti, sono previste delle procedure particolari per richiedere l'anticipo delle mensilità all'Inps, procedure che comunque non rientrano in alcun modo nella liquidazione coatta, nè quindi competono al commissario liquidatore».

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