Edilizia agevolata: uno dei canali più sfruttati
UDINE. “L’edilizia agevolata” rimane ancora uno dei canali più sfruttati per chi vuole procedere all’acquisto, alla costruzione e al recupero di un immobile sul territorio.
Il bando regionale predisposto dall’amministrazione del Friuli Venezia Giulia prevede infatti l’erogazione di un contributo pari al 20 per cento del costo da affrontare, che comunque non deve superare la quota di 17 mila 800 euro, suddivisa in rate annuali e dilazionate nell’arco di un decennio.
Quota che può “sconfinare” e raggiungere anche i 25.550 euro – ovvero il 30 per cento in più – nel caso in cui la domanda sia stata presentata da determinate categorie di soggetti in condizioni di debolezza sociale ed economica, oppure per interventi in zone particolari e sul patrimonio edilizio esistente.
Le regole
Per poter accedere a questa linea di finanziamento, è necessario che il richiedente non risulti in possesso di un’altra abitazione (sono esclusi però alloggi dichiarati inagibili, quote ereditarie, alloggi in usufrutto a parenti entro il secondo grado e immobili assegnati al coniuge o convivente in caso di separazione o divorzio) e non deve nemmeno aver beneficiato in precedenza delle agevolazioni regionali “prima casa”.
I cittadini che desiderano ricevere il sostegno economico devono fruire di un reddito di lavoro e possedere un indicatore della situazione economica (Ise) inferiore a 58.900 euro, e un conseguente indicatore della situazione economica equivalente (Isee) inferiore a 29.000 mila euro.
La residenza
È inoltre necessario che i richiedenti risiedano da almeno due anni sul territorio regionale – nel caso di coppie è sufficiente che il requisito sia posseduto da almeno uno dei due – e possono fare domanda sia cittadini italiani, sia cittadini di Stati appartenenti all’Unione europea e familiari, extracomunitari titolari di permesso di soggiorno CE per lungo periodo, nonché titolari di permesso di soggiorno di durata non inferiore a un anno.
I documenti
La documentazione va presentata prima dell’acquisto, ovvero della stipula del contratto definitivo di compravendita della prima casa, o prima dell’inizio dei lavori per la costruzione o il recupero dell’immobile, a una delle banche convenzionate e tramite appositi moduli, che sono reperibili negli stessi istituti di credito e negli uffici relazioni con il pubblico.
Per poter accedere al bonus, gli interventi devono essere realizzati attraverso operazioni creditizie, che possono essere effettuate da banche, da enti di previdenza e da enti assicurativo-assistenziali, purché l’importo non sia inferiore alla metà della spesa.
La tipologia
Per quanto invece riguarda la tipologia di immobili, le agevolazioni sono concesse per residenze una superficie utile non superiore a 150 metri quadrati, e che abbiano una classificazione energetica non inferiore alla lettera F.
È possibile presentare domanda per l’acquisto di un alloggio con classificazione energetica anche inferiore alla F, purché entro cinque anni dalla data dell’acquisizione in proprietà il titolare della domanda di contributo si impegni e realizzi un intervento di contenimento dei consumi tale che il fabbricato raggiunga almeno la classificazione F.
Beneficiari e obblighi
Il bando regionale precisa anche gli obblighi ai quali devono attenersi i beneficiari: è necessario che il richiedente trasferisca la nuova residenza nell’alloggio entro 270 giorni dalla comunicazione della determinazione del contributo o il finanziamento decade, e la mantenga per tutta la durata del finanziamento, senza contare il divieto di locare e alienare l’alloggio e di effettuare interventi che comportino una riduzione della superficie degli spazi oggetto di contributo.
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