Edilizia in crisi, dopo 26 anni Chiarcosso chiude i battenti



Edilizia Chiarcosso abbassa per sempre le serrande. Lo farà il 9 marzo, dopo 26 anni sul mercato. La crisi dell’edilizia non perdona il settore e anche le attività più storiche si vedono costrette dopo anni di sacrifici a gettare la spugna.

In questi giorni nella sede di via Campoformido 94 sono in corso gli sconti per smaltire la merce e con questa se ne va un’altra azienda storica del Friuli. Dal 1992 – ma l’attività aveva aperto ben prima – era passata nelle mani della società guidata dal legale rappresentante Clara Chiarcosso, che rileva come negli ultimi dieci anni il lavoro sia sempre più diminuito, passando da una realtà aziendale che contava sette dipendenti ad appena uno ancora in servizio. Sebbene lo scorso anno si sia intravisto uno spiraglio di luce e di ripresa, quest’anno il comparto è rimasto completamente fermo.

«Chiudere un’attività con due sedi, dopo molti anni di impegno e d’investimento di risorse umane ed economiche è una scelta molto difficile – sono le parole del legale rappresentante –. Essere riusciti a sopravvivere a questa grande crisi che ha determinato il fallimento di molte imprese dava la speranza che il peggio fosse passato, ma di fronte a una situazione come quella odierna dove, malgrado le aspettative e le promesse, il mercato è sostanzialmente fermo e dove la concorrenza delle grandi catene ha invaso anche settori specialisti come quello dell’edilizia e della ferramenta di settore, non sembra esserci alternativa».

Il grido d’allarme è forte e chiaro e arriva da un settore che per anni ha rappresentato uno dei pilastri di questa terra. «La sorpresa di molti clienti e il dispiacere che ci esternano rende merito all’impegno e al valore aggiunto che la competenza e la conoscenza di settore hanno contraddistinto la nostra attività grazie ai suoi dipendenti sia di Tarvisio che di Pasian di Prato – sottolinea ancora Clara Chiarcosso –. Ecco il perché della svendita totale iniziata a metà febbraio che riserverà interessanti sorprese con l’avvicinarsi della chiusura. Un ringraziamento va tutti – ci tiene a precisare la titolare –, clienti, fornitori, collaboratori e i nostri soci». —



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