Electrolux monitora l’assenteismo e spuntano gli “007”

Monitoraggio sull'assenteismo per malattia dei lavoratori Electrolux al via in ogni stabilimento della multinazionale. Lo hanno deciso i rappresentanti dei sindacati riunitisi a Stoccolma

PORDENONE. Monitoraggio sull'assenteismo per malattia dei lavoratori Electrolux al via in ogni stabilimento della multinazionale. Lo hanno deciso i rappresentanti dei sindacati riunitisi a Stoccolma.

«Il presupposto condiviso è che l'assenteismo è più alto dove le condizioni di lavoro sono peggiori – fanno sapere le forze sociali –. Nella discussione, è emerso che la riduzione dell'assenteismo è considerato un obiettivo dalle direzioni di tutti gli stabilimenti europei».

Nella lotta contro le assenze «si é distinta la direzione polacca, che ha ingaggiato un'agenzia per indagare sui comportamenti dei lavoratori che stanno a casa in malattia. In Europa orientale è possibile perché la legge lo consente – precisano –. Dopo un periodo di indagini senza risultati concreti, però, è stato deciso di gettare la spugna perché era più alto il costo dell'agenzia del risparmio cercato».

Al di là della questione assenze, dagli incontri a Stoccolma coi dirigenti Electrolux è uscita un’immagine positiva dell'andamento del gruppo. «Positiva anche la situazione del settore elettrodomestico in Europa – fanno sapere i rappresentati sindacali –, dove la redditività ha raggiunto il 7 per cento di Ebit, con tendenza positiva, molto lontano da quel 2 per cento che aveva portato al piano di lacrime e sangue del 2014.

La situazione di crisi é finita e non sono previste altre ristrutturazioni. Si aprono nuove prospettive di crescita, con automazione e digitalizzazione avanzata nella produzione e nei servizi».

«Crescente è l'attenzione al consumatore e alla sua completa soddisfazione e fidelizzazione – concludono –. Si sta entrando in una fase di capitalizzazione degli sforzi fatti con una serie di attività di miglioramento di prodotti e servizi».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto