Elettrogross chiude due negozi, 24 a casa
TAVAGNACCO. La recente scomparsa del titolare unita a una crisi sempre più graffiante anche per il commercio sono le ragioni che hanno spinto la famiglia Verardo a decidere di abbassare definitivamente le serrande dei due negozi a marchio Trony di Tavagnacco e Cassacco.
L’impresa, che risponde al nome di Elettrogross, chiuderà i battenti entro la fine dell’anno lasciando a casa le 24 persone occupate tra i due punti vendita. Ad annunciarlo è stato l’amministratore Massimo Verardo a una riunione sindacale ospitata in Api.
«E’ stata una scelta dolorosa, ma non ci sono più le condizioni per proseguire», ha spiegato Verardo indicando nella scomparsa del padre Danilo e nel difficile periodo di recessione le ragioni della scelta.
«Presa – ha ribadito – tutt’altro che a cuor leggero, ma con la serenità di voltare pagina sapendo di non lasciare alcuna pendenza». Alle parti sociali Verardo ha infatti garantito che i lavoratori avranno tutto ciò che gli spetta. Di più. Che se ce ne sarà la possibilità, le altre imprese di famiglia tenteranno di riassorbire qualcuno.
Per ora è solo una parola detta dall’amministratore a margine dell’incontro in Api, ma è un segnale, importante, di rispetto e interesse per persone che a lungo hanno lavorato fianco a fianco del padre Danilo, il quale, per anni, ha condotto l’impresa con il piglio del leader, ma con l’attitudine a “sporcarsi” le mani ogni giorno in azienda. Venuto meno lui, la scorsa primavera, Elettrogross è rimasta orfana e i figli hanno deciso, sull’onda del difficile periodo economico, di chiudere. Davanti a tale scelta, maturata tutt’altro che a cuor leggero, ogni tentativo di opposizione da parte del sindacato è venuto meno.
«Seguiremo da vicino questi ultimi mesi – ha garantito Fabiano d’Elia di Fisascat Cisl Udine –, altro non si può fare. I dettagli della chiusura sono tutti da definire, ma l’epilogo del percorso è scritto: Elettrogross chiuderà entro l’anno e i 24 lavoratori oggi a libro paga dell’impresa - 5 amministrativi, 8 occupati a Cassacco, 11 a Tavagnacco – saranno licenziati».
Stando a quanto garantito dalla proprietà, si vedranno pagare fino all’ultimo centesimo di busta paga e tfr, dopodiché potranno beneficiare dell’Aspi (ex disoccupazione), che equivale al 75% della retribuzione media calcolata sugli ultimi due anni di lavoro, per 8 mesi nel caso degli under 50, fino a 12 per gli over.
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