Elezioni regionali, il Tar: inammissibile il ricorso Pdl

La coalizione guidata da Tondo chiedeva il riconteggio delle schede. Bocciato anche il ricorso del Centrodestra sulle elezioni comunali di Udine per il caso delle firme che accompagnavano la lista del Pd. Respinti anche tutti gli altri ricorsi
Udine 20 Aprile 2013 allestimento seggi Copyright Petrussi Foto Press /turco
Udine 20 Aprile 2013 allestimento seggi Copyright Petrussi Foto Press /turco

TRIESTE. Niente riconteggio delle schede per le elezioni regionali dello scorso aprile. E nessuna bocciatura della lista Pd al Comune di Udine per il caso delle firme. E’ questo il senso delle decisioni del Tar a cui il Centrodestra si era rivolto. I giudici amministrativi hanno definito “inammissibili” i ricorsi.

Il centrodestra, per voce dell’avvocato Marco Celant, aveva messo in discussione il risultato che ha portato alla vittoria Debora Serracchiani per 2 mila voti. Il contenzioso ruotava per Pdl, Lega, Udc e Autonomia responsabile attorno a 12 mila schede dichiarate nulle, troppe, e a 7 mila voti che mancano nei conti finali.

Il Tar ha anche respinto altri tre ricorsi  “elettorali”. Quelli promosse dal centrosinistra sul risultato della Provincia di Udine, conquistata da Pietro Fontanini (Lega) per una manciata di voti,  e i due ricorsi “singoli” promossi uno all’interno di Autonomia Responsabile – la lista civica di Tondo – da Michela Gasparutti per l’elezione di Giuseppe Sibau e l’altro per la contesa interna all’Udc tra l’uscente Maurizio Salvador e il debuttante in Consiglio Giovanni Barillari.

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