Elicottero precipita in una vigna, coppia ferita - Video

PASIANO. Un elicottero di piccole dimensioni, più tecnicamente un "autogiro", mezzo ad ala rotante in cui, a differenza dell'elicottero, il motore non aziona il rotore principale, ma genera una spinta in avanti come per un aereo, è precipitato in una vigna poco prima di mezzogiorno a Visinale di Pasiano, in via Frascade, vicino al Podere dell’Angelo.
Sul posto sono intervenuti gli infermieri del 118, giunti in ambulanza da Pordenone e in elicottero da Udine.
Le due persone a bordo, marito e moglie, austriaci, lui 60 anni, lei 55, sono stati estratti vivi dalle lamiere.
Per lui è stato disposto il ricovero in elicottero a Udine, lei invece è in condizioni migliori (era in piedi e parlava con i soccorritori) e sarà medicata a Pordenone.
Secondo quanto accertato dai carabinieri, la coppia sarebbe decollata da Caorle, dove stava trascorrendo un periodo di vacanza. Insieme all'autogiro degli austriaci, ce n'erano altri 4 con amici a bordo.
Intorno alle 11, a causa di un'avaria riscontrata nel motore del mezzo che successivamente sarebbe caduto, la comitiva aerea è atterrata a Visinale di Pasiano, su una pista di volo chiusa da due anni.
Dopo aver chiesto informazioni al vicino aeroclub Blue Silos e ritenuto di aver risolto la situazione, la comitiva di austriaci è successivamente ridecollata.
Subito dopo, però, l'autogiro che in precedenza aveva palesato anomalie, ha avuto nuovi problemi ed è precipitato nella vigna.
Il pilota è rimasto ferito, in modo particolare al collo, da uno dei ferri utilizzati nella vigna. Meno grave, come riferito, la moglie.
Il 4 giugno 2011, sullo stesso campo di volo, si verificò un incidente ben più drammatico.
In quell’occasione morirono due piloti esperti dell’aeroclub locale: Andrea Luccon, 39 anni, di Casale sul Sile, un passato da pilota militare sugli Amx di Istrana, poi pilota civile con la compagnia scandinava Sas e istruttore di volo, e Francesco Bonato, 49 anni, di Salgareda, Franz per gli amici, pilota di ultraleggeri, responsabile di reparto alla Sole di Oderzo.
Il loro ultraleggero urtò a una velocità di 150 chilometri orari con l’ala sinistra un’antenna di circa un paio di metri di altezza situata sopra la casetta. Di qui la caduta e il drammatico epilogo.
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