Ematologia, il servizio arriva a casa

Un anno per far decollare la gestione a domicilio dei pazienti e il Dipartimento interaziendale di Scienze ematologiche. Il discorso con il quale il professor Renato Fanin ha inaugurato la nuova Clinica Ematologica e il Centro trapianti è stata l’occasione per fare un bilancio di 24 anni di attività e per rilanciare con nuovi ambiziosi progetti per il futuro. A introdurlo è stato il commissario straordinario Mauro Delendi che ha sottolineato come con il trasferimento a partire da domani dei pazienti alla Clinica con 19 posti letto e al Centro trapianti che ne ha 12 il lungo processo di riorganizzazione del Santa Maria della Misericordia di Udine nel nuovo polo può dirsi completato.
A fornire i numeri dell’Ematologia udinese è stato Fanin. Oltre 400 ricoveri annui, 361 nuove diagnosi di leucemie acute in un triennio. E ancora, 1900 trapianti di midollo effettuati a oggi, numeri che collocano l’Ematologia al settimo posto fra i 105 centri italiani. Ogni anno lo staff, composto da un centinaio di persone, consente 10 mila visite, di cui 7.000 controlli e un migliaio di prime visite, mentre il day hospital registra 700 ricoveri, per un totale di 12 mila accessi. In continua crescita l’attività legata ai linfomi: 74 quelli trattati nel 2010, 140 nel 2014, mentre il 2015 registra nuove impennate, tanto che Udine è il terzo centro in Italia per trattamento di linfomi. Quanto ai mielomi: 100 quelli trattati nel 2014 e 70 solo nel primo semestre del 2015, con 18 protocolli attivi che reclutano 80 pazienti. Per non parlare delle prestazioni di laboratorio, ben 70 mila all’anno, delle 134 pubblicazioni effettuate in quattro anni e mezzo e l’attività di ricerca e di didattica che vedono brillare il centro udinese.
«Questa nuova Ematologia deve essere un campo base per puntare e quote più alte» ha concluso Fanin.
Risultati che il rettore dell’Università di Udine Alberto Felice De Toni ha commentato con entusiasmo: «Questo è un esempio di integrazione che deve andare lontano e che ha tutte le premesse per ottenere ottimi risultati» ha detto. Gli hanno fatto eco il presidente dell’organo di indirizzo Attilio Maseri e l’assessore comunale alla salute Simona Liguori che ha sottolineato la necessità di evitare cesure nelle cure ai pazienti anche a domicilio. Su questo ha insistito l’assessore regionale Maria Sandra Telesca: « Lo spirito della riforma è proprio quello di potenziare le reti di assistenza sul territorio e quindi di portare anche la più alta specializzazione a casa dei pazienti» ha osservato dando forza al progetto di gestione a domicilio dei pazienti annunciato da Fanin. «Oggi abbiamo la dimostrazione di ciò che vogliamo realizzare quando parliamo di qualità, di ospedale universitario: qui possiamo apprezzare la cura del paziente, la clinica di eccellenza con un’assistenza importante, una ricerca scientifica di livello e una grande capacità organizzativa». Il presidente della Provincia Piero Fontanini è intervenuto come ex paziente e sostenitore dell’Ematologia diUdine, lo ha seguito il presidente del corso di laurea in Medicina e chirurgia Francesco Curcio e Maria Grazia Zanon Santuz, presidente dell’Ail che, nella sua lunga attività, ha raccolto 3 milioni di euro per aiutale l’ematologia udinese e i suoi pazienti.
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