Emergenza Egitto molti i turisti friulani in preda al panico

Federconsumatori: «Sommersi dalle richieste di aiuto». Possibile il recesso solo per i siti segnalati dalla Farnesina

UDINE. Sono tanti i friulani che, dopo aver acquistato pacchetti di viaggio per l’Egitto, visto il rapido peggioramento delle condizioni di sicurezza nel Nord Africa e presi dal panico, si rivolgono alle associazioni dei consumatori per annullare il viaggio. «Gli sportelli dell’associazione sono sommersi dalle telefonate e dalle richieste di aiuto di persone che non sanno cosa fare» fanno sapere i responsabili di Federconsumatori Fvg».

Il più delle volte è difficile recedere dal contratto senza pagare una penale sostanziosa. Ed è proprio Federconsumatori a scendere in campo per aiutare gli aspiranti turisti in difficoltà. «Chi ha acquistato un viaggio per l’Egitto deve verificare se nel pacchetto sono comprese le località che in questo momento hanno problemi di sicurezza. In quel caso potrà recedere dal contratto senza pagare alcuna penale perché così prevede la nostra legislazione - informa Wanni Ferrari, presidente di Federconsumatori Udine -. Più complessa la situazione se il contratto è stato sottoscritto con tour operator esteri».

Le zone più “calde” al momento sono il Cairo, Alessandria, tutta la zona dell’Alto Egitto fra cui Luxor e Assuan, il Delta del Nilo e la penisola dei Sinai.

«Vista la nota diramata dal ministro degli Esteri secondo cui i viaggi e gli spostamenti in quelle regioni vanno evitati, è possibile rivolgersi all’agenzia che ha venduto il pacchetto turistico – spiegano i tecnici di Federconsumatori – va manifestata la decisione di non voler prendere parte al viaggio già acquistato chiedendo la restituzione dell’importo pagato, salvo che il tour operator non offra soluzioni alternative di qualità equivalente o superiore senza supplemento di prezzo».

Diversa la situazione per le località turistiche del mar Rosso, da Hurgada a Marsa Alam, da Berenice a Sharm el Sheikh. In questo caso il sito della Farnesina esprime un generico suggerimento a evitare escursioni, ma non c’è il cosiddetto “sconsiglio”.

«Bisogna formalizzare al più presto lo sconsiglio per tutti i viaggi verso l’Egitto per consentire ai turisti di programmare destinazioni alternative, spostare il viaggio in altro periodo o richiedere il rimborso di quanto versato» è l’appello di Federconsumatori.

Alla Intour Travel l’ultima comitiva diretta a Marsa Alam è partita la scorsa settimana. «L’unica cosa da fare per chi viene colto dal panico è verificare sul sito della Farnesina le località per le quali viene espresso lo “sconsiglio” – spiega una delle titolari – nel caso in cui queste rientrino fra le mete del viaggio si verifica con il tour operator una modifica della destinazione, se c’è invece una generica raccomandazione, questo non è sufficiente a impegnare l’agenzia alla revoca del contratto e ciascuno si comporta in base alle proprie regole».

Chi ha prenotato qualche tempo fa e ha atteso l’evolversi della situazione senza recedere, quindi, è difficile che possa annullare il viaggio senza penali anche nelle città in cui la situazione è esplosiva, perché lo “sconsiglio” al momento è stato formulato solo per il Nord Sinai e per gli accessi alla Striscia di Gaza dall’Egitto attraverso il valico di Rafah.

Il personale di Abaco viaggi già da qualche tempo ha smesso di proporre l’Egitto ai propri clienti. «Lo facciamo solo se ci viene espressamente chiesto – spiegano dall’agenzia –. A chi arriva in preda al panico, cerchiamo di spiegare che il soggiorno non presenta rischi se non si esce dal villaggio turistico, sia a Sharm sia a Marsa Alam, l’importante è evitare di uscire dal perimetro. Anche le compagnie che propongono le crociere si adeguano di volta in volta, anche modificando gli itinerari ed evitare le località più a rischio».

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