Emergenza profughi, a Udine est occupato un altro edificio

Cecotti (Fi): problema insopportabile. L’assessore comunale Nonino: stiamo intervenendo

UDINE. Nemmeno il tempo di sgomberare l’edificio di via Castelfidardo, dove la polizia all’alba di sabato 19 agosto ha sorpreso 17 migranti, che arriva una nuova denuncia da parte del coordinatore comunale di Forza Italia, Stefano Cecotti.

«Questa volta si tratta di un immobile in via Zilli, zona via Riccardo di Giusto, a lato di una strada sterrata - racconta -. I residenti mi hanno contattato segnalandomi un viavai continuo di profughi e richiedenti asilo. Trattandosi di una casa più piccola ritengo che ci siano anche meno persone.

Quando sono andato a vedere ne ho viste 3 o 4 e ho notato delle pentole e delle biciclette, segni evidenti che effettivamente anche in questo caso c’è qualcuno che ha occupato l’edificio. E non si tratta di un fenomeno recente, ciononostante nessuno ha mosso un dito».

L’assessore ai Diritti, Antonella Nonino, però, assicura che «la situazione è nota e viene monitorata con la massima attenzione da parte della polizia locale. Dopo il fallimento di una società, stiamo aspettando di individuare i proprietari e a breve interverremo nel rispetto della legge».

La spiegazione però non ha convinto Cecotti: «O l’amministrazione comunale e le forze di polizia non conoscono adeguatamente bene il territorio - sostiene -, oppure non si adoperano attivamente per risolvere un problema divenuto da troppo tempo insopportabile.

Dopo le parole di denuncia del prefetto Zappalorto, dopo la segnalazione di un edificio occupato abusivamente in via Castelfidardo, dopo il facile strumento dello scaricabarile scelto dall’amministrazione comunale, nel giro di una settimana ci è stato segnalato un altro edificio occupato abusivamente da profughi in una diversa zona della città.

Si tratta di una ennesima prova che a Udine la situazione immigrazione è fuori controllo e chi avrebbe il dovere di porre un freno e risolvere il problema ne è invece incapace».

La scoperta dell’occupazione da parte di una ventina di profughi dell’edificio di via Castelfidardo nei giorni scorsi ha scatenato la polemica dopo che il prefetto Vittorio Zappalorto ha invitato il Comune a fare la sua parte.

Il sindaco Furio Honsell ha replicato evidenziando che il problema non si risolve con gli sgomberi se non si sa dove trasferire quelle persone.

Perché nella maggior parte dei casi si tratta di stranieri che hanno già ottenuto lo status di rifugiati e che, come tali, hanno il diritto a restare in Italia. Anche se non hanno un lavoro e nemmeno un posto dove dormire.

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