Emergenza rifiuti in periferia Il sindaco: via a più controlli
cervignano
La questione rifiuti resta al centro dell’attenzione a Cervignano. Se nel mese di ottobre sono state vendute in totale venti nuove tessere smart per il conferimento dell’umido nei cassonetti marroni, rimasti nella sede stradale - con un conseguente lieve miglioramento della situazione visto che i cestini urbani non sono più traboccanti di rifiuti – la situazione resta critica in molte zone delle immediate periferie del capoluogo della Bassa. A molti cittadini, residenti nelle vicinanze e non solo, non resta che constatare una situazione di abbandono che persiste oramai da moltissimi mesi, ma che nelle ultime settimane si è ulteriormente aggravata. Dopo la zona del Pradulin, dove non è raro vedere materassi e rifiuti ingombranti che dovrebbero essere portati nel centro di raccolta di via Caiù, adesso i riflettori sono puntati sull’area ex Rossato, nella zona sud-est di Cervignano, dove oggi sorge un vasto parco commerciale, e nelle adiacenze una grande area verde, immediatamente a ridosso della strada statale 14, non lontana dal cimitero di Scodovacca.
Anche grazie alla segnalazione di alcuni abitanti, la zona si trova oggi sotto la lente di ingrandimento. Oltre allo sgradevole odore che viene emanato dalla discarica a cielo aperto, anche la vista, ovviamente, è tutt’altro che appagante. Frigoriferi, lavelli, sacchi neri di difficile identificazione, e addirittura resti alimentari e barattoli bruciati in un rogo improvvisato fanno bella mostra di sé, oltre a un elettrodomestico buttato nel fiume Terzo che lì vicino scorre.
«È un vero peccato per l’ambiente e per tutta la cittadinanza che l’area versi in queste condizioni, molti cittadini di Cervignano hanno riscoperto questa zona nel periodo immediatamente post-pandemia, quando era possibile spostarsi esclusivamente all’interno del proprio comune. In tanti vengono a passeggiare in questa zona verde, dove ritrovare l’armonia della natura e dove si possono addirittura avvistare delle tartarughe palustri. Resta quindi molta amarezza, anche perché ho interpellato molte volte gli amministratori comunali, senza avere una risposta. Oltre tutto qui sorge un cantiere che non è stato ancora del tutto smantellato, con dei barili e altro materiale che potrebbe risultare pericoloso», spiegano gli abitanti.
«Qui occorrerà fare un’operazione più seria e approfondita – spiega il sindaco Gianluigi Savino –. Dalle foto scattate si desume che c’è una seria di comportamenti negativi reiterati e il fatto che la zona assolutamente periferica favorisce, ma assolutamente non giustifica, l’azione di qualche imbecille e dovremmo pensare a qualche sistema di sorveglianza accurata. Con il nuovo sistema casa per casa siamo riusciti a dare una risposta seria ai problemi dell’ambiente, la mia rabbia è che il comportamento di pochi scellerati metta in discussione il comportamento virtuoso di tanti cittadini che seguono le regole e che hanno consentito di superare l’80% di raccolta differenziata. In ogni caso, le modalità di conferimento dei rifiuti ingombranti ci sono e sono adeguate – conclude il primo cittadino –, il punto di raccolta si trova in via Caiù, dove sono stati adottati degli orari estesi e che cercano di venire incontro alle esigenze di tutti». —
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