Emiliano e quell'ultimo selfie con Astori: "Gentilissimo, come solo i grandi campioni sanno essere"

Emiliano Foramitti, tifoso, ha scattato una foto con il capitano della Fiorentina sabato sera, prima che i viola tornassero in hotel. "Ero con alcuni amici e speravo di incontrare la squadra, Astori si è fermato e con tanta disponibilità abbiamo fatto due selfie assieme"

UDINE. “Questa è l’ultima foto che Davide ha scattato con un tifoso prima di morire”. Con la voce ancora scossa, il giovane Emiliano Foramitti mostra il selfie scattato sabato sera con il giocatore della Fiorentina, poco prima che Astori salisse verso camera sua.

“Ero al Là di Moret con alcuni amici per incontrare i giocatori della Viola – ha raccontato il tifoso di Pasian di Prato – e dopo averli visti scendere per cena, siamo rimasti in pochissimi ad aspettarli, nella speranza di qualche foto”.

Impegnato come scrutatore nel seggio del suo paese, Emiliano ha continuato la sua storia, assurda e tragica: “Uno ad uno i calciatori sono usciti, sono riuscito a fermare Chiesa e Saponara. Ironia della sorte verso le 21 l’ultimo è stato proprio Astori. Si è fermato e con tanta disponibilità abbiamo fatto due selfie assieme, poi gli ho fatto l’in bocca al lupo per il match e l’ho visto allontanarsi per andare verso quella camera che poi non avrebbe più lasciato. Gentile come solo i campioni sanno essere".

Ciao "Asto", il mondo del calcio ti saluta così

Arrivato in seggio domenica mattina, Emiliano non voleva credere a quanto successo: “Appena ho letto la notizia – ha proseguito – ho subito aperto il cellulare e mi sono accorto di aver scattato l’ultima foto proprio con lui: potrei essere l’ultimo tifoso ad averlo visto ancora in vita”.

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Uno spiegarsi degli eventi che il giovane pasianese non avrebbe mai potuto prevedere e che gli ha congelato immediatamente il sangue per lasciarlo con un peso difficile da descrivere a parole. “Mi era sembrato in perfette condizioni, nessun segno di ciò che da lì a poco sarebbe successo – ha aggiunto – ma avrei voluto potermi accorgere di qualcosa”. E sulla scelta di rinviare tutte le partite non ha avuto dubbi: “In questi casi non si devono fare polemiche: davanti a eventi così gravi bisogna assolutamente fermarsi, per rispetto della famiglia e del calcio stesso”.

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