Esame per mediazione di agenti immobiliari «Impossibile senza il supporto dei testi»
Esame per aspiranti mediatori di agenzie immobiliari con polemica, quello tenutosi in camera di commercio.
«La normativa prevede sia consentito l’uso del codice civile, senza commenti, e del dizionario della lingua italiana. A Pordenone no». E’ la protesta di alcuni dei 31 candidati (a titolo di cronaca solo 13 hanno passato le prove scritte e sono stati ammessi agli orali).
«Le lezioni erano finite a metà aprile - è il reclamo - e gli insegnanti, richiamando la normativa, avevano detto che tali testi si potevano usare. Ma non è stato così». Data della prova, 2 maggio scorso. Inizio alle 14.30, ma tra registrazioni e procedure d’obbligo, il test ha preso il via un’ora dopo. Due prove scritte di un’ora ciascuna, quindi i test. Chi supera il tutto passa all’orale, in un’altra data.
La protesta è giunta proprio a causa del divieto di utilizzare il codice civile e il dizionario della lingua italiana: «Eppure gli avvocati ci dissero che si poteva, come avviene regolarmente in altre città, regolamento alla mano».
Pronta risposta dalla Camera di commercio: «E’ facoltà della commissione - spiegano - decidere se fare utilizzare o meno i testi citati». Quattro anni fa sono state introdotti i test a quiz proprio perché non sorgessero contenziosi sull’interpretazione delle risposte. Da qui l’esigenza di evitare di “attingere” al codice civile e al vocabolario, rendendo vana quindi la preparazione in vista dell’esame. «Procedure che - conclude la Camera di commercio - erano state ben spiegate proprio all’inizio dell’esame».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto