Esce dal carcere e tenta una rapina: arrestato per due giorni di fila

L’udinese Roberto Yannis è stato condannato a 8 mesi nel processo celebrato stamani in abbreviato. Giovedì era finito in cella per il tentato furto di una bicicletta. Ieri ci aveva provato su un’auto, ma un passante gli si è avventato adosso e glielo ha impedito. Intervento della polizia

UDINE. Giovedì notte era stato arrestato per il tentato furto aggravato di una bicicletta. E ieri, a poche ore di distanza dalla scarcerazione ottenuta al termine della direttissima, è tornato in cella con le accuse di rapina impropria impropria e lesioni.

Non c’è "pace" per Roberto Yannis, 51 anni, di Udine: sorpreso a rovistare all’interno di un’auto subito dopo essere uscito dal tribunale, l’uomo aveva anche aggredito il passante che aveva tentato di impedirglielo. Stamani, nel nuovo processo per direttissima celebrato a suo carico, il giudice ha applicato la misura cautelare in carcere chiesta dal pm e, derubricato il reato in tentata rapina, lo ha condannato a 8 mesi di reclusione.

L’episodio si era verificato attorno alle 18 di ieri in via Pracchiuso. Nel mirino, l’auto lasciata parcheggiata lungo il marciapiede da una donna di 47 anni che Yannis aveva notato scendere senza chiudere a chiave. Alla scena aveva assistito anche un cittadino ungherese, ospite come Yannis dell’asilo notturno “Al Fogolar”, che non aveva esitato a intervenire. Da qui la collutazione, l’arrivo della polizia e il trasferimento nella casa circondariale di via Spalato. Da dove, ieri, era stato fatto uscire, con la misura dell’obbligo di firma.

Le manette ai polsi di Yannis erano scattate già attorno alle 23 di giovedì, quando la polizia lo aveva colto in flagranza mentre armeggiava sul telaio di una mountain-bike legata alla rastrelliera sotto porta Manin.

Oggi, dopo la convalida del secondo arresto in due giorni, il difensore d’ufficio, avvocato Andrea Sandra, ha chiesto al giudice Emanuele Lazzàro l’ammissione al rito abbreviato e, derubricato il primo capo in furto, la sua assoluzione per assenza di querela. Il pm si era espresso per una condanna a 2 anni e 20 giorni.

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