Esibizionista al parco preso dalla polizia
PORDENONE. Erano sedute su una panchina, al parco di San Valentino, l’altro pomeriggio. Un’ora di relax nel polmone verde più grande della città, meta di centinaia di persone. A qualche decina di metri di distanza c’era un uomo, che loro non conoscevano, seduto su un’altra panchina. Loro, le ragazzine, di 15 e 16 anni, in un primo momento non ci avevano fatto caso. Del resto, tra stradine, punti verdi e laghetto, di gente ce n’era molta.
Il tempo passa e quell’uomo è ancora seduto lì. Le fissa insistentemente. Loro, innocentemente, non possono fare a meno di cercare di capire il perché. Che lui spiega con i gesti. Sposta un borsello che teneva poggiato sulle ginocchia e mostra le parti intime. Le studentesse fanno finta di non avere visto, proseguono il loro discorso. Ma hanno paura che possa accadere qualcosa di peggio. In pochi secondi gettano nuovamente lo sguardo su quell’uomo che le continua a fissare, anche se si era spostato di pochi metri. Nel frattempo si era ricoperto, ma in un lampo aveva ripetuto la mossa precedente. No, non era stato un momento, un gesto isolato, pur sempre esecrabile.
Le giovani hanno chiamato i genitori, raccontanto quanto era loro capitato. «C’è un uomo seduto poco distante da noi che si è denudato. Abbiamo paura». Gli stessi genitori hanno chiamato la polizia, raggiungendo le figlie al parco.
Le squadre volanti della questura sono arrivate in pochi minuti al San Valentino, alle 17. L’uomo era ancora seduto sulla stessa panchina. Aveva lo stesso borsello appoggiato alle ginocchia. Il riscontro al racconto delle ragazze è stato immediato.
Eros Dian, 47 anni, originario di Casarsa ma di fatto da tempo senza fissa dimora, è stato arrestato per atti osceni aggravati nei confronti di minorenni. Portato nella cella di sicurezza della questura, ieri mattina è stato trasferito a palazzo di giustizia, per il processo per direttissima.
L’arresto è stato convalidato dal giudice Monica Biasutti, che ha applicato la misura cautelare della custodia cautelare in carcere – dal quale era uscito a dicembre, dopo avere scontato una pena per il medesimo reato e con cinque precedenti specifici – così come chiesto dal pubblico ministero Pier Umberto Vallerin, che ha configurato anche il pericolo che altri minori potessero assistere involontariamente agli atti.
Il difensore di fiducia, l’avvocato Chiara Agostini, ha chiesto un termine a difesa, per valutare la possibilità di intraprendere un percorso di recupero sociale per il suo assistito. Il giudice ha quindi rinviato il processo al 20 maggio.
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