Esperimento sotto zero a Fusine FOTO
TARVISIO. È pienamente riuscita “Deep Inside Extreme Ice”, l’immersione “medico-scientifica” in apnea sotto i ghiacci che s’è svolta ieri, al Lago Inferiore di Fusine. In una splendida giornata di sole che ha favorito l’iniziativa, sono entrati in azione nelle ore centrali della giornata, 7 ricercatori, 15 specialisti di sicurezza in acqua, 3 paramedici, 20 operatori.
Un apparato che è servito per raccogliere i dati scientifici di cinque atleti che hanno operato ai limiti della sopportazione umana in apnea statica (per circa 1’30’’ a dieci metri di profondità) e in apnea dinamica (alla stessa profondità in movimento per 50 metri guidati da un filo).
Quella di Fusine, ricordiamo, è stata la prima volta al mondo per uno studio del genere e quindi, hanno il sapore dei record i tempi di permanenza sott’acqua in condizioni di ipotermia e ipossia, dei protagonisti delle immersioni, il tutto è stato seguito anche da 150 studenti delle scuole medie e superiori del Bachmann di Tarvisio e della media dello sport di Tavagnacco.
«Siamo molto soddisfatti – afferma Alessandro Vergendo, presidente di Apnea Evolution ed anche colui che ha guidato le immersioni – abbiamo operato veramente in condizioni incredibili, basti pensare che in alcune parti del corpo (mani e piedi ad esempio) la temperatura era scesa a soli 8° gradi, mentre la temperatura corporea era sui 31/32 gradi, al limite senz’altro dato che a 35° il fisico è in ipotermia».
«La riuscita delle prove effettuate utili – aggiunge Vergendo - a raccogliere tutta una serie di dati scientifici che serviranno come base per chi vorrà approfondire questa ricerca che vuole dare risposte concrete per migliorare la qualità degli interventi in incidenti che possono provocare mortalità in acqua fredda, seconda causa di morte per i ragazzi dai 4 ai 19 anni, è anche conseguente all’ottima sintonia dell’operare tra le parti coinvolte».
In particolare le parti burocratiche sono state seguite da Denis Ceschia, la parte medica da Tommaso Pellis e della sicurezza da Roberto Bidinost. Rosa Rita Guagliardi, una dei sub che ha operato a lungo sott’acqua, manifesta tutta la sua soddisfazione con un «è stato bellissimo».
«Per me era la prima volta in un lago ghiacciato e sott’acqua c’era anche una perfetta visibilità e il tutto con tonalità azzurre data la giornata con cielo sereno. Ed è stata una esperienza eccezionale sia per la riuscita dei test che per avere partecipato a un progetto sotto gli occhi degli studenti che oltre a materia di educazione ambientale hanno ora lo spunto per approfondire la conoscenza su cosa succede quando si cade in acqua».
L’evento organizzato da Deep Inside Project in sinergia con Apnea Evolution di Marano, con la collaborazione di vari soggetti ed enti, tra i quali Apnea Academy Competition, il Cefsa (Centro europeo formazione soccorso acquatico), l’Università di medicina e chirurgia di Udine - Facoltà di scienze motorie, ha avuto anche il sostegno di Promotur, Turismo Fvg e Comune di Tarvisio.
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