Esplosione nel Tagliamento, la maxi-bomba ora non fa più paura
OSOPPO. Missione compiuta. L'ordigno esplosivo della seconda guerra mondiale rinvenuto ai piedi del colle della fortezza in via Porto Carantano, è stato rimosso e fatto brillare nell’alveo del Tagliamento, e tutto è filato liscio secondo il programma della Prefettura e delle forze dell’ordine e militari che hanno operato ieri mattina.
Il nucleo di specialisti EOD (Explosive Ordinance Disposal) guidati dal colonnello Stefano Venuti del Terzo Reggimento Guastatori ha operato sul luogo del ritrovamento mentre un’altra cinquantina tra membri dell’Esercito, Carabinieri, Protezione Civile (presente con uomini da nove squadre dei Comuni del gemonese), sanitari dell’Ass3, Croce Rossa, Vigili del fuoco hanno seguito le operazioni e coordinato l’evacuazione di 400 famiglie dalla base logistica disposta nella sede della Protezione Civile.
Il team operativo ha iniziato alle 8.30 con il primo intervento di imbragamento della bomba, che è stata disposta in una buca appositamente fatta scavare accanto dall’amministrazione comunale per essere spollettata: la parte più rischiosa dell’intervento si è chiusa in anticipo rispetto ai tempi previsti tanto è vero che alle 11.15 la bomba era già spollettata e l’allarme cittadino poteva dirsi cessato.
Successivamente, l’ordigno è stato trasportato sull’alveo Tagliamento dove è stato fatto saltare con del tritolo all’interno di una buca, alle 13.45.
Nella stessa occasione è stata rimossa una bombarda risalente al primo conflitto mondiale del peso di circa 16 chilogrammi rinvenuta sul greto del Tagliamento dai carabinieri di Venzone, su segnalazione di un cittadino.
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