Esposto contro la corsa degli asini

Porcia, lo presenterà la Lav provinciale al Comune e all’Azienda sanitaria «a tutela degli animali»

PORCIA. Cresce la protesta degli animalisti contro la tradizionale corsa degli asini, in programma a Porcia il giorno di Ferragosto nell’ambito dei festeggiamenti della sagra dell’Assunta.

Da sempre l’appuntamento, giunto alla 111° edizione, è accompagnato dal dissenso delle associazioni animaliste, che anche quest’anno manifestano a gran voce la loro contrarietà a un evento che «non è conciliabile con le caratteristiche degli asini, animali per loro natura miti, mansueti, che corrono soltanto quando fortemente spaventati».

Questo è quanto scrivono le diverse decine di persone che, da giorni, inondano la stampa locale di email in cui invitano il parroco don Daniele Fort, il sindaco Stefano Turchet e la Pro Porcia a cessare al più presto questa tradizione, sospendendo la corsa che prenderà il via giovedì alle 19.30 al “mussodromo”, ovvero l’area verde sul retro della chiesa di San Giorgio Martire.

«Per loro natura – rimarcano gli animalisti –, gli asini non sono inclini alla corsa. Durante la gara, i fantini li incitano, spaventandoli: uno spettacolo per nulla edificante, che incoraggia la sopraffazione nei confronti dei più deboli». A guidare il coro del dissenso - le email provengono da tutta Italia, non soltanto dal Pordenonese –, il comitato provinciale della Lega antivivisezione (Lav) del presidente Guido Iemmi, che ha annunciato l’intenzione di presentare un esposto al Comune di Porcia e all’Azienda sanitaria, chiedendo la tutela degli asini. Il giorno dell’evento, tra il pubblico, a sorvegliare la corsa sarà presente anche un gruppo di animalisti, nonché, come previsto dalla normativa in materia, un veterinario che si occuperà di controllare lo stato di salute degli asini.

«Seguiamo le regole, nel pieno rispetto degli animali – assicura don Daniele Fort –. Inoltre, da un decennio, non si effettua la salita al campanile in groppa agli asini». Negli ultimi anni, il percorso della gara è stato modificato, allontanandolo dall’asfalto in favore del manto erboso del “mussodromo”. Banditi anche frustini e urla d’incitamento agli animali, che vengono montati solamente da persone di corporatura esile. Provvedimenti che non accontentano né la Lav, né gli animalisti, la cui azione di protesta e sensibilizzazione prosegue.

La polemica ha preso piede anche sui social network, in particolare sul gruppo Facebook “Porcia, come vorrei la mia città”, dove il dibattito sulla secolare tradizione paesana divide gli utenti della rete. «Come può una persona adulta – si chiede Alessandro Trentin dalla schiera dei contrari – provare piacere nel vedere delle povere bestie costrette a fare delle cose che vanno contro la loro natura?».

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