Ex canonica, è guerra con la Soprintendenza

Forgaria: il Comune ne chiede la restituzione dopo i lunghi lavori di restauro. Il sindaco: intervento finito da un anno e mezzo, vogliamo riavere l’immobile

FORGARIA. È guerra tra il comune di Forgaria e la Soprintendenza ai beni architettonici e paesaggistici regionale. A far scoppiare la polemica l’ennesima beffa, a detta del sindaco Pierluigi Molinaro, sugli “infiniti” lavori di ristrutturazione dell’ex canonica di Flagogna.

«A fronte di specifica richiesta – spiega il sindaco – e tenendo conto che è da un anno e mezzo che è tutto finito, non mi hanno ancora saputo dare una data precisa sulla restituzione dell’edificio al Comune». L’immobile, di proprietà del Comune, da ben sei anni sarebbe interessato dai lavori di ristrutturazione da parte della soprintendenza che, a fronte dell’ultimazione materiale degli stessi un anno e mezzo fa, non ha ancora provveduto a restituirlo al comune che non ne può disporre.

È di circa un mese fa l’ultima lettera del sindaco all’architetto Maria Giulia Picchione, la soprintendente alla guida dell’ente. In questi giorni al Municipio del piccolo comune della Val d’Arzino è arrivata la risposta, una risposta che ha fatto andare su tutte le furie il primo cittadino. Nella missiva si legge tra l’altro «sarà cura dell’ufficio scrivente comunicare la data della fine del procedimento burocratico amministrativo».

«Cose da pazzi – tuona Molinaro – manca solo una carta, ma senza di quella l’edificio non può essere utilizzato. Dopo un anno e mezzo che nessuno lo tocca ci sono già i primi segni di deperimento: un anno e mezzo fa avevo anche dato la disponibilità del comune a realizzare, grazie alle associazioni di volontariato di Flagogna, gli ultimi lavoretti. Niente, hanno fatto orecchie da mercante».

Molinaro ha sempre dimostrato molta pazienza: «i lavori di adeguamento statico e di ristrutturazione avrebbero potuto essere eseguiti in un tempo un po’ più ragionevole – commenta -. Ora è circa un anno e mezzo che l’intervento è completo, mi pare che sia un tempo sufficiente per produrre un documento sulla fine lavori. Qualche settimana fa, a fronte del ritardo della Soprintendenza nella definitiva restituzione, mi sono permesso di chiedere la temporanea restituzione: a Flagogna durante questo e nel prossimo fine settimana sono in programma i festeggiamenti per la Madonna del Carmine. Avremmo voluto utilizzare gli spazi dell’ex canonica per allestire un’esposizione. Niente, da Trieste è arrivato un secco no”.

Per Molinaro il vaso è colmo: “non c’è rispetto per gli amministratori – riferisce -. Adesso, non appena termineranno i festeggiamenti nella piccola frazione, sono intenzionato a sfondare la porta dell’edificio e a entrare. Mi portino pure in galera”.

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