Ex carrozziere tappezza il piazzale con slogan sulla sicurezza stradale ma i cartelli vengono rimossi: “Non sono autorizzati”

Carrozziere in pensione, Pittilini ha affisso una serie di cartelli per incentivare i giovani a rispettare il codice della strada. Il messaggio principale: «Non usare il telefonino in auto»

Alessandro Cesare

UDINE. Per più di vent’anni ha legato il suo nome alle campagne di sensibilizzazione contro gli incidenti stradali. Lui è Pierino Pittilini, carrozziere in pensione, che cerca di trasmettere ai ragazzi l’importanza di usare la testa quando si è alla guida. Per farlo ha realizzato una serie di cartelloni con frasi a effetto e immagini di impatto, come le auto distrutte dagli incidenti.

Il mezzo preferito da Pittilini è sempre stato un furgone tappezzato con i suoi slogan e con le immagini delle sue campagne, ma nelle ultime settimane ha agito diversamente, posizionando alcuni pannelli nei luoghi più frequentati della città. «Ho scelto piazzale Cella, piazzale Cavedalis, piazza XXVI Luglio e piazzale D’Annunzio – racconta Pittilini – in quanto sono location in cui c’è molto passaggio di automobili, spesso ferme ai semafori o agli incroci, e quindi che danno modo di guardare i miei cartelloni. Ma evidentemente a qualcuno hanno dato fastidio, perché nel giro di pochi giorni sono spariti». I messaggi trasmessi dall’ex carrozziere invitano le persone a non utilizzare il telefono in auto, a non correre, a usare il cervello alla guida. «Da un lato dei cartelloni invito i ragazzi alla prudenza, dall’altra faccio pubblicità ai donatori di sangue – precisa – eppure, nonostante si tratti di messaggi educativi, questo non è bastato. Sono stati rimossi ugualmente». Da un lato Pittilini è amareggiato, dall’altro, però, è consapevole che lasciare un pannello largo un metro e lungo oltre due metri a bordo strada, sulle aiuole, senza autorizzazione, può giustificarne la rimozione. «Sui pannelli c’è il mio numero e il mio nome, qualcuno poteva chiamarmi – afferma –. In secondo luogo, se avessi dovuto aspettare i tempi della burocrazia, sarei ancora a girarmi i pollici in qualche ufficio in attesa del via libera. Non ho mai chiesto nulla a nessuno, ho fatto tutto a mie spese, e credo di essere nel giusto. I miei messaggi sono utili».

Pittilini, con la determinazione che lo contraddistingue, non ha alcuna intenzione di farsi scoraggiare: «Continuerò questa mia battaglia: farò ristampare i cartelli e li rimetterò anche a Udine. Intanto domenica sarò a Maniago per fare prevenzione sul campo di gara, in attesa che il Comune di Pavia di Udine mi dia l’autorizzazione a realizzare una pista di guida sicura per ragazzi e studenti. È un progetto a cui lavoro dai primi anni Novanta», conclude.

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