Ex caserma Radaelli, stop ai lavori

Latisana: non collimano i dati del cemento armato. Incredulo il sindaco

LATISANA. Stop ai lavori di recupero dell’ex caserma Radaelli. I calcoli del cemento armato allegati al progetto di costruzione della famosa vela, non sarebbero della classificazione giusta per uffici aperti al pubblico. E’ stato il collaudatore che doveva esaminare i calcoli del cemento armato a rilevare delle incongruità ancora a fine dicembre, ritenendo il livello antisismico indicato nel progetto non sufficiente per uffici destinati al pubblico. E adesso che sono passati anche i novanta giorni di fase istruttoria dell’appalto affidato a fine ottobre, periodo che precede l’aggiudicazione definitiva, l’intervento risulterebbe bloccato. «Ancora non si sa se nell’edificio della Vela ci andranno uffici – ha commentato amareggiato il sindaco di Latisana, Salvatore Benigno – quindi come fanno a stabilire il livello del cemento armato»?

Come se non bastasse l’aspetto tecnico, ci si mette anche quello finanziario, affrontato ieri sera dalla maggioranza comunale: anche l’intervento di recupero dell’area dell’ex caserma Radaelli rientrerebbe infatti fra le opere pubbliche a rischio, a causa dei limiti di indebitamento stabiliti dal patto di stabilità. Insomma, a dodici anni dalla cessione a titolo gratuito dell’ex caserma al Comune, sembra proprio che non ci siano possibilità di vedere ancora recuperata l’area dove per lo meno sono finiti i lavori di demolizione del vecchio complesso militare: vi doveva sorgere il primo dei tre edifici previsti, quello a forma di vela, destinato a ospitare molto probabilmente il distretto della nautica e un centro di formazione.

Con l’avvio dell’intervento, secondo l’amministrazione comunale si sarebbe raggiunto l’obiettivo politico di riconoscimento di un’area distrettuale della nautica da diporto nella Bassa friulana.

Paola Mauro

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