L’ex Erdisu passa alla Regione: niente nuovo studentato, saranno realizzati nuovi uffici
Operazione da almeno 15 milioni in viale Ungheria. Giudicata troppo costosa la realizzazione di alloggi per studenti. Il cantiere terminerà entro la fine del 2027
![L’ex casa dello studente di viale Ungheria diventerà la sede di nuovi uffici regionali grazie a un investimento milionario](https://images.messaggeroveneto.it/view/acePublic/alias/contentid/1g7ke659qh0zmjz4emq/0/ex-erdisu-jpg.webp?f=16%3A9&w=840)
Partita finita e definitivamente chiusa in viale Ungheria. L’ex casa dello studente, come peraltro annunciato in più occasioni, non tornerà alla sua antica funzione. Troppo alti i costi per ammodernare l’impianto rispettando le norme attuali per le casse della Regione. Così l’amministrazione di Massimiliano Fedriga ha deciso di procedere lungo la strada accennata mesi fa e che vedrà – presumibilmente entro tre anni – l’ex Erdisu ospitare una serie di nuovi uffici regionali. Operazione, questa, dal costo economico decisamente più basso.
La delibera di giunta
Nell’ultima seduta prenatalizia, la giunta di centrodestra, su proposta dell’assessore Sebastiano Callari, ha ufficializzato il trasferimento della proprietà dell’immobile udinese dall’Agenzia per il diritto allo studio del Friuli Venezia Giulia (Ardis) all’amministrazione regionale. Non un semplice passaggio tecnico, come potrebbe sembrare considerato che Ardis è essenzialmente il braccio operativo della Regione in tema di studio anche universitario, ma concreto. Togliendolo dalla disponibilità dell’Agenzia, infatti, la giunta ha certificato il futuro cambio di destinazione d’uso della struttura.
Nessuno studentato, come avrebbe voluto almeno una parte degli universitari, e nemmeno Ufficio immigrazione della Questura, come ipotizzato lo scorso anno. L’immobile, come si legge nel testo pubblicato «verrà utilizzato dalla Regione per le proprie attività istituzionali» e in particolare sarà destinato «a uso uffici, in conformità ai principi di efficienza ed economicità, ferma restando la possibilità di subentrare a contratti e convenzioni già in essere e stipulare nuovi atti».
L’operazione di ristrutturazione
La decisione della Regione si basa essenzialmente sul fatto che «il quadro economico necessario» a vedere rinascere lo studentato «richiederebbe un investimento tale da non rendere economicamente vantaggioso l’intervento rispetto alle esigenze attualmente presenti sul territorio di Udine». Senza dimenticare, inoltre, che nel frattempo «sono state individuate altre soluzioni abitative» (come casa Burghart in Borgo stazione e l’ex sede della Fondazione Friuli in via Manin ndr) nonchè «destinate risorse economiche per soddisfare la richiesta di posti letto degli studenti, consentendo quindi un riequilibrio rispetto al numero un tempo disponibile presso la residenza universitaria di viale Ungheria».
Stando ai calcoli dell’amministrazione, nel dettaglio, per la ristrutturazione sarebbe servito uno stanziamento compreso tra 30 e 40 milioni di euro, di fatto «doppio – spiegano da piazza Unità – rispetto a quanto necessario per ammodernare la struttura dopo la modifica della destinazione d’uso». Una cifra ufficiale ancora non è stata comunque ancora inserita a bilancio, siamo chiari, perché di certo c’è soltanto il finanziamento per uno studio di fattibilità dell’operazione che dovrà verificare le reali necessità di uno stabile inutilizzato ormai da diversi anni. In linea teorica, però, a Trieste immaginano un esborso compreso tra 15 e 20 milioni a seconda della relazione finale. Quanto ai tempi, considerati più o meno sei mesi per lo studio di fattibilità, tra iter burocratico e completamento del cantiere, l’operazione dovrebbe concludersi non oltre la fine del 2027.
Accademia di belle arti
La scelta della Regione non tocca in ogni caso il protocollo siglato una manciata di mesi fa con l’Accademia di Belle arti di Udine. Lo scorso ottobre, infatti, Ardis, Regione e Tiepolo stessa hanno siglato un accordo attraverso il quale l’area di viale Ungheria 47 – quasi settecento metri quadrati di estensione negli spazi dove fino al 2017 esisteva la mensa dell’università cittadina – sarà suddivisa in tre zone, tra pianterreno e mezzanino, che daranno ospitalità a uffici internazionali e amministrativi della Tiepolo, laboratori e un’Aula magna in grado di ospitare 150 posti.
Una scelta, questa, motivata con la necessità, da parte dell’Accademia, di trovare ulteriori spazi per le lezioni di una realtà che conta ormai quasi mille studenti, con un aumento delle immatricolazioni del 70% nel 2024/2025 rispetto al 2023/2024.
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