Ex veline a Udine nel giro delle escort

Sgominato dai carabinieri di Udine racket della prostituzione: tra le squillo anche casalinghe e disoccupate. L'indagine partita dal caso Berloso.

ANTEPRIMA Udine 27-07-2010 caserma cc
ANTEPRIMA Udine 27-07-2010 caserma cc

UDINE. Dall’indagine sugli omicidi del “killer della balestra” Ramon Berloso, l’estate scorsa, a una maxi-operazione in materia di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione in tutto il Nord-Italia, condotta dai carabinieri e coordinata dalla procura di Udine, che ha coinvolto anche ex veline, giovani e casalinghe.

Conclusasi l’altra sera con gli ultimi arresti in Veneto, l’operazione – denominata Duracell – sarà illustrata stamattina alle 11.30 al Comando provinciale carabinieri di Udine, in viale Trieste, dopo l’ok alla divulgazione ottenuto dal procuratore della repubblica Antonio Biancardi e dal sostituto procuratore Maria Caterina Pace, il Pm che ha coordinato le indagini.

L’operazione – recita una nota dei carabinieri firmata dal capitano Fabio Pasquariello, comandante del Nucleo investigativo – risulta essere tra le più importanti svolte nel Nordest d’Italia.

Ha permesso svelare trutti i retroscena, costituenti fatti reato, nel mondo della prostituzione che appare il giro illecito di maggior interesse economico in Friuli Venezia Giulia e nel vicino Veneto.

Basti pensare che solo il giro delle “inserzioni”, solo in queste due regioni, per la pubblicizzazione della prestazione sessuale a pagamento ammonta a circa 120 mila euro al mese.

Secondo i carabinieri, questa somma costituisce probabilmente un decimo dell’introito medio nelle casse delle persone che esercitano la prostituzione.

L’indagine condotta dai carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Udine ha consentito di individuare tutte le tecniche utilizzate per la pubblicizzazione occulta e no delle prestazioni sessuali a pagamento di parte di escort (tra cui si è riscontrata la presenza di giovani donne, anche ex “veline”, che per qualche settimana diventarono famose per programmi televisivi di successo) casalinghe che intendono arrontondare lo stipendio del marito, un gran numero di transesssuali stranieri e no, moltissime disoccupate che considerata la crisi economica trovano unica via di soluzione (magari solo temporanea) nel meretricio.

E non solo: le indagini sono partite proprio dalla città di Udine, ove la prostituzione in abitazione è particolarmente diffusa; i carabinieri, infatti, contano almeno 100 appartamenti dove viene esercitata la prostituzione.

L’inchiesta – spiegano ancora i Cc – ha trovato il suo inizio storico negli accertamenti che ebbero a condurre gli investigatori alla risoluzione del drammatico caso degli omicidi commessi dal goriziano Ramon Berloso con la balestra. L’uomo, infatti, utilizzava i siti, oggetto dell’indagine Duracell, per adescare sia le escort che poi uccise, sia la giovane donna che venne salvata in extremis nel luglio dell’anno scorso.

Tutti i particolari di questa nuova inchiesta, compresi i nomi delle persone arrestate, tutte dimoranti nel Veneto, saranno divulgati oggi alla conferenza stampa che sarà tenuta dal comandante provinciale dell’Arma, colonnello Giorgio Salomoni.

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