Fabbri al comando della Julia «La mia carriera è iniziata qui»

Ieri alla caserma Di Prampero il passaggio delle consegne con il generale Risi «Il legame che esiste tra reparto e territorio renderà tutto più entusiasmante»
Di Antonio Fracas

«Dalla Brigata alpina “Julia” mi aspetto un’unica cosa: che faccia la Brigata Alpina “Julia”. Sarà una grande sfida riunire tutte le esigenze di territori così importanti quali quelli del Triveneto in un nome che, storicamente, è una delle cose più importanti delle forze armate e dell’esercito».

Con queste parole, il generale di brigata Paolo Fabbri ieri si è insediato al comando della Julia – Multinational Land Force. La cerimonia di consegne è stata organizzata alla caserma Di Prampero. Il parigrado Michele Risi, originario di Trieste, ha passato il testimone al collega di Ferrara: andrà a Bruxelles, alla Nato.

Nel discorso di insediamento, il generale Fabbri ha rivolto un pensiero ai caduti della Julia in Afghanistan per poi dichiararsi «orgoglioso di assumere il comando della “Julia”». «Non posso nascondere uno stato di forte emozione che scaturisce non soltanto dal fatto che qui sono “nato” militarmente, ma soprattutto dalla piena consapevolezza di andare a rivestire una funzione ed un ruolo di assoluta delicatezza e rilievo».

Il comandante ha poi ricordato le responsabilità che avrà e l’impostazione che dovrà avere per guidare la Julia: «Mi serviranno immaginazione per architettare i piani, senso pratico ed energia per condurli a termine. Devrò essere attento, infaticabile e perspicace, schietto e astuto, prodigo, generoso, impetuoso e prudente. Dovrò tirare fuori queste e molte altre qualità». Rivolgendosi ai suoi ufficiali e sottoufficiali, ha aggiunto: «Voi uomini e donne dei reparti siete la mia risorsa più importante, su cui sono sicuro di poter contare sempre. Insieme svolgeremo tutti i compiti che ci saranno assegnati».

Fabbri ha quindi ringraziato il suo predecessore: «Grazie per l’intenso lavoro che hai svolto con grande passione e, a nome di tutto il personale della Brigata. Desidero augurarti un sincero “in bocca al lupo” per il tuo nuovo incarico a Bruxelles e per un futuro sereno e pieno di grandi soddisfazioni».

Julia sinonimo di d’eccellenza, ma anche di profondo legame col territorio: «Il fattore che comunque contribuisce maggiormente da più di cinquant’anni a semplificare e a rendere entusiasmante ed unico tra tutti le unità dell’Esercito il lavoro del comandante della Julia è il profondo legame che esiste tra il reparto e il territorio circostante: il Friuli Venezia Giulia, il Trentino Alto Adige ed il Veneto».

Il generale Risi ha quindi tracciato il bilancio di questi due anni di comando: «Sono stati anni intensissimi. Oltre 1.600 alpini hanno contribuito, con le forze dell’ordine, a contrastare il terrorismo, a controllare i flussi migratori, e alla sicurezza attorno all’Expo di Milano. Sul piano internazionale l’impegno è stato incredibile: Somalia, Afghanistan, Repubblica Centro Africana, Kosovo. Questo è probabilmente uno degli elementi identitari del nuovo esercito di professionisti: la capacità di poter svolgere una molteplicità di compiti e missioni. E la “Julia” è un bellissimo esempio di questo esercito di professionisti».

Il generale Paolo Fabbri, proviene dal Centro operativo di vertice interforze (Coi difesa) di Roma, è nato a Ferrara ed ha prestato servizio nella Julia, a Tolmezzo, al 3° reggimento artiglieria terrestre (già artiglieria da montagna) in qualità di comandante del gruppo «Conegliano».

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