Fabiola De Martino si candida sindaco a Tolmezzo: le liste che la sostengono e il programma
Nella squadra dell’ex vicesindaco, Brollo con i consiglieri e gli assessori che non si sono dimessi
TOLMEZZO. L’ex vicesindaco Fabiola De Martino, 37 anni, ufficializza la sua candidatura a primo cittadino di Tolmezzo. La squadra uscente che l’affianca (l’ex sindaco, Francesco Brollo, che l’ha proposta per quel ruolo, gli ex consiglieri e assessori di maggioranza non dimissionari, tra cui Francesco Martini) sottopone al giudizio degli elettori il proprio operato, interrotto il 31 gennaio dalle dimissioni di 16 consiglieri, e punta alla rivincita. Tre le liste civiche schierate.
Cosa c’è di nuovo nella vostra proposta?
«Che non c’è alcuna ingerenza partitica. Non è mai accaduto prima a Tolmezzo: tutti i candidati sindaci prima di me di fatto erano nomi su cui convergevano dei partiti, nessuno di loro è stato esclusiva espressione del mondo civico tolmezzino. Quanto successo il 31 gennaio è il fallimento della formula partitica. La risposta all’ingerenza partitica violenta che in un lampo ha destituito un sindaco legittimamente eletto, privandoci persino del dibattito pubblico, non può essere che civica».
Nell’ultimo anno uno dei vostri maggiori sostenitori, è stato il delegato di Forza Italia per l’Alto Friuli, Luigi Cacitti. Come si è chiuso il confronto con l’ex consigliere di opposizione Valter Marcon? Perché il progetto del grande centro è fallito e il centrodestra si smarca da voi?
«Il nostro è un progetto civico e abbiamo chiesto a tutte le forze partitiche di comprendere l’esigenza di noi amministratori uscenti non dimissionari di smarcarci dai partiti e dimostrare ai cittadini che noi vogliamo amministrare Tolmezzo, non pensiamo alle regionali, alle politiche, alle poltrone. Il confronto con Valter Marcon si è chiuso serenamente».
Come si articolerà la sua squadra?
«Avrò tre liste, con un progetto civico trasversale come risposta a un mondo moderato di centro, centrodestra e centrosinistra. La lista C’entro ha capolista Francesco Brollo e ci sono gli ex consiglieri Flavio Cuzzi, Eva Dorigo e Alessandro Pittoni e buona parte dei candidati consiglieri del 2019. Una lista ha capolista Cristiana Gallizia e tra i nomi di punta c’è l’ex assessore Martini. Un’altra lista ha capolista Emanuele Facchin e ci sono anche l’ex assessore Daniela Borghi e l’ex consigliere Alessandro Benzoni. Ho escluso i dimissionari perché se ne sono fregati degli elettori e per quel loro atto temo molti non andranno a votare».
Con l’ex vicesindaco Cristiana Gallizia, nel 2015 lei entrò per la prima volta in Consiglio.
«Sono contentissima di lavorare di nuovo con Cristiana, grande valore aggiunto. Le sono riconoscente per quella prima esperienza e poi di avermi dato l’opportunità di crescere in autonomia da amministratore».
Le viene contestata la chiusura dell’Rsa di Tolmezzo.
«L’Rsa è stata sospesa, non chiusa, anche a novembre 2020 per la carenza di figure professionali e per il Covid che imponeva di convogliare il personale specie sulle categorie fragili. Ora l’Azienda sanitaria ha emanato un concorso per 134 infermieri. Il tema della carenza di personale lo portai a tutti i tavoli. Superato il momento emergenziale, l’Rsa tornerà a Tolmezzo».
Se rieletta, come gestirà questo e altri temi, anche nel rapporto con la Regione?
«Con la scelta sciagurata delle dimissioni il nostro Comune è assente al tavolo della rappresentanza della conferenza dei sindaci in ambito sociosanitario. La prima cosa da fare sarà riprendersi quel ruolo per interloquire con Regione e direzione aziendale. La voce autorevole non ci è mai mancata».
Da cosa ripartirebbe?
«Dagli oltre 30 lavori pubblici in piedi, dal risparmio energetico, dal rincaro bollette, dalla programmazione dei grandi eventi estivi, da commercio e contribuzione alle famiglie. Siamo una macchina già rodata con in più volti nuovi, pensiamo anche nuove sfide, dal turismo all’attrattività»
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