Fabiola De Martino ufficializza la sua candidatura a sindaco di Tolmezzo: “Ecco perchè ho accettato la sfida”
TOLMEZZO. L'ex vicesindaco di Tolmezzo, Fabiola De Martino, ufficializza la sua candidatura a sindaco di Tolmezzo. E spiega le ragioni che l’hanno convinta a “correre” per la poltrona di primo cittadino in una nota.
"Ora che la data delle elezioni è certa, diventa tutto più reale e concreto, quindi i tempi sono maturi anche per ufficializzare la mia candidatura a sindaco di Tolmezzo. Per me – sottolinea la De Martino – è stato naturale, e in parte anche doveroso, cogliere quella fiducia e quella stima che Francesco Brollo ha riposto in me quando, all’indomani di un momento così sciagurato quale è stata la caduta del Consiglio comunale, ha ritenuto che potessi essere io a seguire il percorso da lui avviato e che stavamo portando avanti con entusiasmo e passione.
Ecco, entusiasmo e passione non ci mancano e quello che è successo, se pur feriti, non ci ha abbattuti, anzi, ha fatto emergere in noi ancora più voglia di fare, di più e meglio se possibile, e di guardare in faccia i nostri cittadini e di chiedere a loro, gli unici sovrani e depositari della democrazia, cosa ne pensino.
Con me – aggiunge l’aspirante sindaco – confermano la loro fiducia tutti gli assessori e i consiglieri di maggioranza uscenti, ovviamente non dimissionari, quindi ci ripresentiamo più uniti che mai, a riprova del fatto che eravamo e siamo una squadra operativa, volenterosa e attiva che non si è fatta fermare né abbattere da questa triste vicenda”.
La De Martino puntualizza di aver desiderato che le liste fossero civiche, indipendenti e autonome: “Per me la Carnia resta quella terra libera che si è da sempre autodeterminata e ritengo che la scelta del sindaco del capoluogo carnico debba avvenire ad opera della gente della città e non per interferenze esterne che per lo più hanno meri interessi di poltrone”.
“Il nostro progetto civico – continua la nota – non sarà, come è stato ipotizzato, un “grande centro” ma un’unione di moderati con opinioni, idee e sensibilità diverse tra loro: accanto alla lista “C’entro”, di cui oggi è capolista Francesco Brollo, e che potrà contare sulla presenza degli ex consiglieri Flavio Cuzzi, Eva Dorigo e Alessandro Pittoni, ce ne saranno altre due ben distinte, ragionate e identificabili.
Una lista avrà capolista Emanuele Facchin e vedrà la presenza dell’ex assessore Daniela Borghi e dell’ex consigliere Alessandro Benzoni: dai molti contatti avuti con il mondo del centro sinistra si è evidenziata una contrarietà netta rispetto a quanto accaduto ad opera dei consiglieri di maggioranza dimissionari, gesto per molti incomprensibile e scorretto per tempi, modi e contenuti”.
Un’altra lista avrà come capolista Cristiana Gallizia con la presenza dell’ex assessore Francesco Martini: “Anche il mondo moderato di centro destra – rimarca la De Martino – non ha apprezzato la congiura Lega, Fratelli d’Italia e Pd al fine della caduta di Brollo, e ancor più non ha apprezzato il modo scomposto in cui è stato attuato, di nascosto, in segreto, eludendo il dibattito e l’aula pubblica”.
“Possiamo contare – precisa la candidata sindaco – su una sessantina di persone dall’alto profilo umano, professionale e valoriale, tutte accomunate dalla volontà di amministrare Tolmezzo e tutte d’accordo nel lasciare fuori dal Municipio le alte, quanto inutili, filosofie politiche, che tanto danno hanno portato alla nostra città.
Siamo tutti concordi sul fatto che le ideologie di destra, di sinistra, di centro, di qualunque cosa, siano fuori luogo nell’amministrazione di un comune di 10.000 anime e siamo tutte persone che si ritrovano nel “fare” e nella voglia di fare, piuttosto che in teorie distanti, inconcludenti e infruttuose, quando non controproducenti”.
Per quanto riguarda il programma, “le cose da fare non mancano, abbiamo lasciato più di 30 lavori pubblici in corso, ci sono sfide fondamentali come il caro energetico che impone scelte strategiche, c’è un bilancio comunale che abbiamo lasciato sano e con debito in costante riduzione, ma che dovrà far fronte a maggiori spese per le bollette, c’è il mondo degli esercenti che chiede la possibilità di vedersi estesa la gratuità del suolo pubblico che avremmo già concesso se fossimo stati ancora in carica”.
“La sanità in Carnia, oltre che ospedale che andrà sempre tutelato, deve essere soprattutto potenziamento del territorio e questa – conclude la nota – è la reale sfida del futuro della sanità in montagna”.
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto