Faceva un doppio lavoro vigile urbano licenziato

Aveva aperto partita Iva per pagare le multe del club nautico nel quale insegnava. Provvedimento del Comune di San Canzian. Il difensore: decisione sbalorditiva
20040128 - ROMA - TRAFFICO: DIVIETO TARGHE PARI ROMA , CONTROLLI - Vigili urbani fermano un'auto che non ha rispettato il divieto di circolazione in via Forio Imperiali . DI MEO -DELTA / ANSA /JI
20040128 - ROMA - TRAFFICO: DIVIETO TARGHE PARI ROMA , CONTROLLI - Vigili urbani fermano un'auto che non ha rispettato il divieto di circolazione in via Forio Imperiali . DI MEO -DELTA / ANSA /JI

TERZO D’AQUILEIA. Da una parte, la sua passione per le immersioni, il mare e la nautica. Dall’altra, i suoi venti lunghi anni di servizio alla Polizia municipale di San Canzian d’Isonzo. Nel mezzo, una parentesi di quattro mesi come libero professionista a capo del club di Pieris, nel quale per anni aveva insegnato e organizzato corsi ed escursioni

. La storia di Ivan Razza, 48 anni, di Terzo d’Aquileia, si è fermata giovedì mattina. Quando, con provvedimento immediatamente esecutivo, è stato messo alla porta: licenziato senza preavviso.

Alle spalle, due procedimenti penali per l’ipotesi di reato di esercizio abusivo della professione. Per avere, cioè, avviato una scuola privata di nautica senza le dovute autorizzazioni e svolto attività d’insegnamento in assenza del possesso di patente nautica conseguita da almeno cinque anni, fornendo assistenza e compiendo adempimenti tipici delle imprese di consulenza per la circolazione dei mezzi di trasporto.

Procedimenti - il primo, riferito a fatti proseguiti fino al maggio del 2011 e, il secondo, fino al gennaio 2012 - ancora pendenti (quello più retrodatato è approdato da poco a dibattimento) e che il suo difensore, avvocato Giuseppe Spataro, di Monfalcone, ritiene quindi slegati dalla decisione del Comune.

A fare venire meno il rapporto fiduciario tra l’amministrazione comunale e il proprio dipendente sarebbe stato un episodio collocato a cavallo delle due inchieste. Una semplice “svista”, peraltro imputabile ad altri, secondo l’ormai ex vigile urbano, ma sufficiente a fare scattare la più pesante delle sanzioni disciplinari.

Per anni legale rappresentante del club finito al centro delle due inchieste della Procura di Udine, nell’agosto del 2012 Razza ne diventa all’improvviso il titolare. I commercialisti ai quali si era rivolto per sanare le grane amministrative nelle quali il club si era ritrovato a seguito di un controllo aprono infatti una Partita Iva a suo nome e con quella pagano pregresso e sanzioni.

Il guaio è fatto: in quanto dipendente pubblico, si sa, non può svolgere alcuna altra attività. Poco conta se l’“avventura” dura soltanto fino a dicembre e se lui stesso cerca di si giustificarsi, scaricando su altri la responsabilità di quello che continua a definire un errore.

«Sconto gli errori commessi da altri - ci ha detto Razza, raggiunto ieri al telefono -. E ora mi ritrovo senza più lavoro e con 70 mila euro di sanzioni da pagare. Ho un figlio di soli dieci mesi e non so cosa fare. Del club e dei nostri corsi non abbiamo mai nascosto niente: la sede si trova davanti al Comune di Pieris e l’attività era seguita e apprezzata da moltissime persone».

Incredulo anche il suo legale. «È un provvedimento sbalorditivo - ha affermato l’avvocato Spataro - e che sarà sicuramente impugnato davanti all’autorità giudiziaria. Il licenziamento è l’estrema ratio. Qui è evidente la sproporzione tra un fatto, l’apertura della partita Iva, che nasce da una situazione contingente, e la portata del procedimento disciplinare adottato». Interpellata sulla vicenda, il sindaco di San Canzian, Silvia Caruso, si è limitata invece a indicare nella Procura «l’unico soggetto tiolato a fornire chiarimenti».

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