Faida fra sinti finisce con 3 arresti
UDINE. Faida del campo sinti, arrestato Gaetano Braidic, 47 anni e i figli Luca e Manuel, rispettivamente di 20 e 21 anni. Gaetano è stato portato in carcere mentre i figli sono agli arresti domiciliari a San Giovanni al Natisone.
Tutti e tre sono accusati di aver aggredito e picchiato con dei bastoni, in centro a Favaro il 27 febbraio scorso, Ivanca Brusadin, moglie di Renzo Hudorovich, il capo della famiglia con cui i Braidic sono in guerra. I tre arrestati sono accusati di lesioni aggravate, danneggiamento e violenza privata in concorso.
Ad arrestarli i carabinieri della compagnia di Mestre e gli agenti del commissariato di via Ca’ Rossa. Durante la perquisizione sono state trovate una ventina di mazzette di banconote fac simili da cinquanta euro. Solitamente utilizzate per compiere truffe.
La “guerra” tra le famiglie Braidic e Hudorovic sarebbe nata per questioni sentimentali. Uno dei figli di Gaetano si sarebbe invaghito della figlia di Renzo e Ivanca Hudorovic. Ma quando la famiglia del giovane cerca di combinare il matrimonio si sente rispondere no.
Così è iniziata la guerra a suon di aggressioni e pistolettate. L’ultimo episodio il 26 aprile scorso quando, nel campo sinti qualcuno sparò ad altezza uomo contro l’auto di Gaetano ritornato nel campo per stare accanto al figlio Massimo, da qualche giorno messo agli arresti domiciliari. Era uscito dal carcere dopo averci trascorso poco più di un anno a seguito della condanna per una serie di truffe e furti.
Dal novembre dello scorso anno le forze dell'ordine hanno registrato diversi episodi di violenza e danneggiamento. I primi avvenuti subito dopo l'episodio dove qualcuno sparò, oltre venti colpi di pistola, vicino al campo, poi danneggiamenti. Dagli elementi raccolti dagli investigatori, gli episodi furono ricollegati agli screzi tra le due famiglie.
Gaetano Braidic, da poco, era uscito dagli arresti domiciliari dopo essere finito nei guai, due anni fa, in seguito all'operazione “Astra” dei carabinieri del Nucleo investigativo di Mestre che hanno individuato gli autori di una serie di truffe e di furti commessi in mezza Italia. Diversi appartenenti alla famiglia di Gaetano - per anni l'uomo è stato il portavoce del villaggio - in seguito a quell'operazione sono finiti in carcere.(c.m.)
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