Fallita la Tomat Spa, altro duro colpo per il comparto edile

TOLMEZZO. L’impresa Tomat Spa porta i libri in tribunale: «Con questo ennesimo fallimento possiamo affermare che l’edilizia in provincia di Udine è quasi arrivata al capolinea», è l’amaro commento dei sindacati. Dopo Edilcoop di Gemona 90 dipendenti, Bidoli di Prato Carnico 29 , Ideaedile di Venzone 30, Spav di Martignacco 70, Stratex di Sutrio 80, D’Andrea Costruzioni di Rigolato, Due Emme Asfalti di Mortegliano 16, Sostero Lignano 30, Friulana Bitumi Martignacco 80 e De Sabbata Majano 25 ora tocca alla Tomat.
«Il comparto edile si è disintegrato», continuano i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil, Gerin, Bertossi e Raini. «La cassa edile di Udine ha fornito dati impietosi: meno 6 per cento sul 2015 che aveva già segnato un meno 35 per cento di addetti sul 2008. Oramai sono rimaste 3.000 lavoratori rispetto ai 7.000 del 2009. La Carnia in particolare, terra a vocazione edile contribuisce in percentuale elevata».
«Inutili – continuano i sindacalisti – anche i nostri tentativi; ogni mediazione. Così come inutili sono state le battaglie per cercare di recuperare gli arretrati. Le difficoltà economiche dell’imprese unite alla mancanza di credito hanno fatto perdere molti tasselli pregati dell’imprenditoria».
Ora per la Tomat, dopo 60 anni di attività, si attende l’arrivo del curatore fallimentare, mentre si teme per la sorte dei lavoratori che, come spiega Rainis, «hanno dimostrato un forte attaccamento all’impresa che male li ha ripagati, rifiutando che fosse Fvg Strade a saldare le mensilità arretrate per i lavori effettuati in quei cantieri».
Ora ai lavoratori spetterà la messa in mobilità ma quello che preoccupa maggiormente è la mancanza di prospettive future. «Le cause sono il patto di stabilità ed i pareggi di bilancio degli enti pubblici traguardi quasi irraggiungibili in un contesto di recessione come quello attuale». (g.g.)
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