Falsi prosciutti Dop, otto arresti tra Udine e Pordenone
Agli arresti domiciliari sono finiti imprenditori, produttori, liberi professionisti e titolari di macelli tra le province di Udine (5) e Pordenone (3). Diversi i reati ipotizzati, a vario titolo: associazione per delinquere finalizzata alla frode nel commercio, falso, contraffazione dei marchi e truffa ai danni dell’Unione europea

UDINE. Un’operazione dei Nas di Udine contro la contraffazione di prodotti alimentari ha portato questa mattina, venerdì 28 luglio, otto persone gli arresti domiciliari.
L’indagine è partita lo scorso febbraio e riguarda l’origine delle materie prime con cui si producono i prosciutti Dop: il sospetto degli inquirenti è che alcune imprese abbiano utilizzato suini non ammessi dal disciplinare di produzione, ovvero senza le caratteristiche di qualità e tipicità richieste per produrre prosciutti che si possano fregiare della Denominazione di origine protetta.
Agli arresti sono finiti imprenditori, produttori, liberi professionisti e titolari di macelli tra le province di Udine (5) e Pordenone (3). Sono: Stefano Fantinel di San Daniele; Carlo Venturini di Gemona, Michele Pittis di Codroipo, Loris Pantarotto di Morsano al Tagliamento, Elena Pitton di Zoppola, Sergio Zuccolo di Varmo, Renzo Cinausero di San Martino al Tagliamento, Aurelio Lino Grassi di Campoformido.
Si tratta della prosecuzione dell’indagine emersa lo scorso febbraio con decine di indagati, quando gli investigatori passarono al setaccio allevamenti e prosciuttifici in varie aree non solo del Friuli venezia Giulia.
Alla luce della documentazione sequestrata all’epoca, e di altri riscontri, il Gip del tribunale di Pordenone ha emesso 8 ordinanze di custodia cautelare, che sono state eseguite in mattinata in collaborazione con l’ispettorato repressioni frodi e i carabinieri.
Diversi i reati ipotizzati, a vario titolo: associazione per delinquere finalizzata alla frode nel commercio, falso, contraffazione dei marchi e truffa ai danni dell’Unione europea.
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