Famiglia intossicata dal monossido a Forni, morto anche il marito

Non ce l’ha fatta Maurizio Chisciotti: era stato trasferito da Trieste a Pordenone nei giorni scorsi. La figlia Laura era rientrata in Toscana. Il cordoglio del Comune di origine dell’uomo

Timothy Dissegna
Patrizia Pontani, Laura e Maurizio Chisciotti in una foto tratta dal profilo Instagram della ventottenne
Patrizia Pontani, Laura e Maurizio Chisciotti in una foto tratta dal profilo Instagram della ventottenne

La tragedia che ha colpito la famiglia Chisciotti a Forni di Sopra tra Natale e Santo Stefano conta un secondo lutto. Dopo settimane di ricovero in condizioni critiche, Maurizio Chisciotti è morto martedì, 28 gennaio, segnando il tragico epilogo di una vicenda che ha profondamente colpito anche le comunità di Pordenone e Montemurlo, dove la famiglia era conosciuta e stimata. Ha raggiunto la moglie Patrizia Pontani, 66 anni, deceduta a seguito dell’esalazione di monossido di carbonio.

La figlia Laura è rientrata qualche giorno fa in Toscana, dove vive con il compagno mentre il padre era stato trasferito dal reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Cattinara a Trieste a quello di Pordenone. Una notizia che aveva in qualche modo lasciato presagire un miglioramento delle condizioni dell’uomo che, invece, non ce l’ha fatta. 

La vittima

Chisciotti era ex funzionario di banca in pensione. La passione di Maurizio era invece dedicare tempo al prossimo. Terminato il suo impiego in banca ha iniziato a collaborare con l’associazione Casa del volontariato di Pordenone. Prestava servizio alla Cittadella della Salute e al Policlinico San Giorgio, impegnandosi nell’accoglienza delle persone che arrivano nelle strutture per usufruire dei servizi sanitari. «Ogni giorno con i volontari condividiamo la speranza e un pensiero forte per Maurizio – aveva detto qualche settimana fa Sandra Conte, presidente della Casa –. Una volta alla settimana ha prestato per anni il servizio volontario al policlinico San Giorgio oppure alla Cittadella della salute per orientare e accogliere i pazienti: è stimato». 

 

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Patrizia Pontani, Laura e Maurizio Chisciotti in una foto tratta dal profilo Instragram della ventottenne

Che cosa è successo

Tutto ha avuto inizio la notte tra il 25 e il 26 dicembre, quando una fuga di monossido di carbonio ha invaso la loro abitazione di villeggiatura a Forni di Sopra, dove si erano recati per trascorrere le festività natalizie. L’incidente è stato causato da un malfunzionamento dell’impianto di riscaldamento. La prima a perdere la vita è stata Patrizia Pontani, insegnante in pensione di 66 anni, che non è riuscita a sopravvivere alle esalazioni. Il marito Maurizio Chisciotti, 73 anni, e la figlia Laura, 28 anni, sono stati trovati in gravi condizioni e trasportati d’urgenza all’ospedale di Cattinara, a Trieste, per essere sottoposti a ossigenoterapia in camera iperbarica.

A dare l’allarme è stato il fidanzato di Laura, che, dalla Toscana, aveva ricevuto dei messaggi preoccupanti dalla compagna in cui manifestava malesseri riconducibili all’intossicazione. Immediatamente, sono stati attivati i soccorsi, con i vigili del fuoco e il personale sanitario che, giunti sul posto, hanno trovato un’elevata concentrazione di monossido di carbonio all’interno dell’abitazione. Mentre per Patrizia non c’è stato nulla da fare, Laura e Maurizio sono stati stabilizzati e trasportati negli ospedali di riferimento.

 

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Carabinieri e vigili del fuoco all’esterno dell’edificio a Forni di Sopra

 

La casa di Forni

Marito e moglie avevano tanto desiderato passare del tempo nella loro casa di Vico, soprattutto una volta arrivata la tanto attesa pensione. E i lavori di quello stabile erano finiti pochi mesi prima, dopo un lungo iter burocratico. Prima la vendita all’asta, per 180 mila euro, a una persona fisica che avrebbe agito per conto di un’impresa immobiliare con sede nel goriziano. Poi le opere di ristrutturazione dell’edificio. Era l’anno il 2021: gli operai si avvicendarono sotto gli occhi di residenti e turisti. Fra loro, ci sarebbero anche i Chisciotti, già proprietari di un appartamento a breve distanza. «Nel Tintai – hanno spiegato i vicini di casa –: era un bell’appartamento, ma stavano al quarto piano. Siccome uno dei loro cani era un po’ in là con gli anni, faceva fatica a fare tutte le scale. E allora Maurizio lo prendeva sempre in braccio per portarlo fino a casa. Forse anche per questo motivo hanno voluto prendere una casa al primo piano».

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Seppur con dei lavori ancora da concludere, insomma, quell’abitazione in via di rinnovamento pareva l’occasione ideale per dare ulteriore linfa al sogno di Maurizio e Patrizia per una serena terza età fra le alture. Il Natale, in un certo senso, avrebbe dunque spalancato alla coppia, e alla famiglia, un nuovo capitolo dalla loro vita dopo i lavori conclusi dallo stesso Maurizio.

L’appartamento all’interno del quale si è verificata la tragedia, dopo i riscontri effettuati giovedì 26 pomeriggio dai vigili del fuoco e dai carabinieri, è stato posto sotto sequestro.

L’inchiesta e il legame con i vicini

A seguito del decesso di Patrizia Pontani, 66 anni, insegnante di matematica toscana d’origine ma pordenonese d’adozione, la Procura di Udine ha aperto un fascicolo per l’ipotesi di omicidio colposo a carico di ignoti. A raccontare la vita semplice della famiglia, rimasta vittima di una fuga di monossido di carbonio nella casa di Forni di Sopra, sono i vicini di Torre, con cui si era instaurato un rapporto che andava oltre il semplice vicinato. Entrambi in pensione, con la voglia di trascorrere il tempo insieme, come avrebbe dovuto essere questo Natale in famiglia, avevano acquistato da poco la casa di Forni di Sopra, che avevano ristrutturato, dopo averne venduta un’altra. 

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Con loro c’erano gli inseparabili cani Laika e Nerina. Soccorsi e salvati dal dramma di Forni, sono stati affidati alle cure del canile di Tolmezzo. Quando non erano insieme a Pordenone, Patrizia trascorreva le settimane vicino alla figlia. La passione di Maurizio era invece dedicare tempo al prossimo. Terminato il suo impiego in banca ha iniziato a collaborare con l’associazione Casa del volontariato di Pordenone. Prestava servizio alla Cittadella della Salute e al Policlinico San Giorgio, impegnandosi nell’accoglienza delle persone che arrivano nelle strutture per usufruire dei servizi sanitari. Probabilmente, a Pordenone, gli ultimi a vederli tutti insieme sono stati proprio i vicini di casa, che descrivono come gioioso e solare l’ultimo incontro alla Vigilia, nell’attesa di ritrovarsi di nuovo prima della fine dell’anno.

Il cordoglio del Comune di Montemurlo

Il sindaco del Comune di Montemurlo (in provincia di Prato), Simone Calamai, ha appreso con profondo dispiacere la notizia della scomparsa di Maurizio Chisciotti, 73 anni, morto all'ospedale di Pordenone a seguito dell'intossicazione da monossido di carbonio che aveva coinvolto l'intera famiglia a Forni di Sopra nella notte tra Natale e Santo Stefano.

Maurizio Chisciotti era un ex bancario e, insieme alla figlia Laura e alla moglie Patrizia, aveva vissuto a lungo in via Genova in località Il Mulino a Montemurlo, dove le due donne erano state residenti fino al febbraio 2024.

Da tempo, invece, Maurizio si era trasferito in provincia di Pordenone, ma questo non gli aveva impedito di mantenere forti legami con il territorio, tanto che era ancora socio attivo della sezione Alpini di Montemurlo.

Il presidente del Gruppo Alpini, Mauro Baglioni scrive sulla pagina Facebook del Gruppo:«Un altro alpino ci lascia. Con immenso dolore ci stringiamo al dolore della figlia Laura e terremo sempre vivo a Montemurlo il ricordo di Maurizio e Patrizia».

La moglie di Chisciotti, Patrizia Pontani, 66 anni, aveva insegnato matematica e scienze alla scuola media “Salvemini – La Pira” e, a seguito della pensione, quattro anni fa aveva raggiunto il marito in Friuli Venezia Giulia, ma a Montemurlo aveva lasciato nei colleghi e negli ex alunni un ricordo indelebile.

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