Famiglia intossicata a Forni di Sopra, la figlia Laura dimessa dall’ospedale: è rientrata in Toscana

Maurizio Chisciotti è ancora ricoverato al Cattinara di Trieste. Si attendono gli esiti delle indagini della Procura e delle analisi tecniche. La valle si interroga: «Qui mai successa una tragedia di questo genere»

Tanja Ariis
Patrizia Pontani, Laura e Maurizio Chisciotti in una foto tratta dal profilo Instragram della ventottenne
Patrizia Pontani, Laura e Maurizio Chisciotti in una foto tratta dal profilo Instragram della ventottenne

Sulla tragedia di Santo Stefano nella frazione di Vico gli occhi e il cuore della comunità di Forni di Sopra si posano con silenziosa tristezza sul numero 11 di via Tiviei, avvolgendo in un rispettoso e protettivo riserbo quella famiglia travolta da un dolore così grande che sente in fondo anche proprio. In paese ci si interroga sull’accaduto, non ricordando mai prima un evento così grave.

Si attende che le indagini della Procura di Udine (che ha aperto, a carico di ignoti, un fascicolo per omicidio colposo) facciano il loro corso e portino, oltre che a dipanare i dubbi con gli accertamenti sugli impianti dell’edificio, anche al nulla osta per la sepoltura di Patrizia Pontani, la 66enne a cui la forte intossicazione da monossido di carbonio, secondo l’ipotesi più accreditata, è costata la vita nella notte tra Natale e Santo Stefano proprio in quella casa vacanza da poco acquistata.

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Patrizia Pontani era originaria di Viterbo (foto da Facebook)

Lei e il coniuge, Maurizio Chisciotti, sognavano di trascorrervi anche parti importanti di un futuro sereno ora che entrambi erano in pensione. E la comunità spera ora che possano volgere al meglio almeno le condizioni di salute del marito di Patrizia e della figlia Laura, rimasti fortemente intossicati e ricoverati all’ospedale di Cattinara di Trieste, in camera iperbarica. Sabato 28 dicembre la ragazza è stata dimessa dall’ospedale giuliano e ha fatto rientro in Toscana.

In queste ore Forni di Sopra registra l’arrivo di tantissimi turisti (molti gli stranieri, specie sloveni) che approfittano delle festività e del bel tempo per prendere d’assalto le piste da sci. Ma la mente di molti in paese corre a quel fatto tragico a cavallo tra Natale e Santo Stefano.

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La casa di Forni di Sopra in un'immagine dall'alto

«Gli inquirenti – premette il vicesindaco, Lorenzo Antoniutti -, com’è normale in questi casi, non ci dicono nulla. La casa è sotto sequestro e sono in corso gli accertamenti di carabinieri e vigili del fuoco. La famiglia coinvolta in questa tragedia si vedeva spesso in paese e l’accaduto ha destato molta impressione. A Forni non era mai successo un fatto simile, era magari capitato in passato come altrove che qualche canna fumaria andasse a fuoco, ma mai con epiloghi così dolorosi. Esprimiamo il cordoglio di tutta la comunità, che è proprio scossa, è una tragedia che non si vorrebbe mai accadesse», dichiara Antoniutti assieme al sindaco, Iginio Coradazzi, che aggiunge: «Rivolgiamo la nostra vicinanza alla famiglia e speriamo che le persone in questo momento in ospedale possano superare il difficile momento e riprendersi presto».

Forni di Sopra conta circa 930 persone, di cui 600 a Vico, che è la parte più popolosa del paese carnico. La maggior parte delle seconde case si trova in villaggi, come Tintai e Stinsans, realizzati negli anni Settanta e poi sottoposti a varie ristrutturazioni. Anche la famiglia Chisciotti aveva a Tintai un appartamento che ha venduto di recente proprio per acquistare quello a Vico in via Tiviei. 

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